L’indagine sull’Europa ebraica:
antisemitismo la prima preoccupazione
Un mondo resiliente, tenace e propositivo. Che lotta ogni giorno per affermare le proprie istanze e i propri valori ma che non nasconde la preoccupazione per un antisemitismo percepito in forte crescita al punto da essere ritenuto la più grande minaccia per la sopravvivenza futura. È il quadro che emerge dalla quinta indagine sull’Europa ebraica condotta dall’American Jewish Joint Distribution Committee (JDC). Lo studio, che ha coinvolto oltre un migliaio tra leader e rappresentanti comunitari, è stato presentato quest’oggi nell’ambito dei lavori di un e-summit in svolgimento organizzato dalla stessa JDC insieme allo European Council of Jewish Communities (ECJC). Centinaia i partecipanti da tutta Europa a un’iniziativa che sta mettendo al centro nodi e criticità ma anche possibilità d’intervento comuni.
Per il 71 per cento degli intervistati la minaccia numero uno è quindi l’antisemitismo, seguita a stretto giro dal problema dei cosiddetti “ebrei lontani” (70%), dalla “mancanza di ricambio nelle organizzazioni” (69%) e dalla “scarsa capacità di coinvolgimento degli iscritti nelle attività proposte”(68%).
Tra le priorità indicate per il futuro “il rafforzamento di un’educazione ebraica”, “il coinvolgimento dei giovani nei processi decisionali”, “l’offerta di programmi e attività anche per chi non è religioso”.
Per quanto riguarda la risposta alle sollecitazioni poste dal Covid la maggioranza degli interpellati ha ravvisato una buona capacità di adattamento: il 77% ha evidenziato ad esempio il varo di nuove iniziative, soprattutto online; inoltre, secondo due terzi degli intervistati si sono raggiunte persone in genere poco coinvolte (per il 49% in modo limitato, per il 17% in modo significativo). Ad essere esplorati anche molti altri temi d’attualità: tra gli altri la presenza di donne negli organismi di governo e lo stato delle relazioni tra Israele e Diaspora. Tutte questioni che l’e-summit sta mettendo al centro con una serie di stimolanti interventi e sessioni dedicate.
In apertura di lavori un saluto del Presidente israeliano Isaac Herzog, che ha invitato al rafforzamento della cooperazione su entrambi i fronti. Questo il suo messaggio: “Impariamo ciascuno dall’esperienza dell’altro”.
(21 novembre 2021)