Quarta ondata in Italia,
restrizioni per i no vax

Restrizioni applicate solamente a chi non si è vaccinato. Sono i provvedimenti allo studio del governo per arginare la risalita dei contagi e al centro delle prime pagine dei quotidiani di oggi. “Le nuove regole allo studio del governo per contenere la quarta ondata di Covid 19, a partire dalla zona gialla, varranno soltanto per le persone non vaccinate. – spiega Repubblica – L’obiettivo è salvaguardare l’economia e il turismo ed evitare chiusure e lockdown generalizzati”. Ad esempio, se una regione dovesse andare in zona arancione, i non vaccinati non potranno sedersi al ristorante, ma solo fare asporto. Tra gli obiettivi del governo, anche accelerare la somministrazione del terzo richiamo per garantire maggiori protezioni (Libero si fa portavoce di questa esigenza, criticando l’esecutivo per non aver agito più in fretta e portando l’esempio di Israele).
“La situazione che stiamo vivendo è ben diversa da quella di un anno fa, – sottolinea il medico Sergio Harari sulla prima del Corriere – ma resta ancora un pezzo di strada da fare per arrivare a un livello di accettabile convivenza con il virus, tutto dipende da come sapremo implementare le vaccinazioni e dal rispetto delle misure preventive, solo così potremo superare con minori danni questa ennesima ondata e guardare alla prossima primavera con maggiore serenità”.

Demenza digitale e antisemitismo. Condanna unanime per il vergognoso post contro Liliana Segre firmato dal consigliere provinciale della Lega, Fabio Meroni. “Mancava lei, 75190”, aveva scritto Meroni in riferimento al numero tatuato a Segre dagli aguzzini ad Auschwitz. Un delirio antisemita che il politico ha poi cancellato così come altri post no vax, provando a chiedere scusa. Dalla Lega fanno sapere che prenderanno provvedimenti, raccontano i quotidiani che alla vicenda dedicato oggi molto spazio. La Stampa parla ad esempio di “Ultimo sfregio” e segnala la condanna, tra gli altri, del presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi, che ha parlato di scuse insufficienti. Repubblica evidenzia la richiesta a più voci di dimissioni per Meroni. Della necessità di segnali chiari da parte della politica, e in questo caso dalla Lega, parla anche la presidente dell’Associazione figli della Shoah Daniela Dana Tedeschi in un’intervista a La Stampa. Sulle stesse pagine, la filosofa Donatella Di Cesare spiega la gravità delle parole antisemite di Meroni e ribadisce: “Non ci sono timori, titubanze, perplessità che possano giustificare questo ormai evidente profilo del No Vax intollerante e violento”. Un elemento evidenziato anche dal direttore di Repubblica Maurizio Molinari nel suo editoriale in prima pagina, che definisce come un pericolo per l’intera Europa l’estremismo no vax – di persone come Meroni o come chi in piazza sabato a Roma (e non solo ) dipingeva Draghi come un dittatore e accusava il governo di essere come i nazisti (Corriere Roma).

Londra riconosce il vero volto di Hamas. La Gran Bretagna si appresta a dichiarare Hamas organizzazione terroristica nella sua interezza. La proposta del governo, se approvata, entrerà in vigore il 26 novembre e porrà “fine alla distinzione tra ala politica e militare” fino ad oggi in vigore, racconta Repubblica. Una decisione che porterà Londra ad allinearsi alle designazioni con cui già Stati Uniti e Unione Europea hanno inserito nelle rispettive liste nere il movimento terroristico palestinese che controlla la Striscia di Gaza dal 2007. “L’implicazione più preoccupante per Hamas – spiega Repubblica – riguarda la stretta alle donazioni, conseguenza diretta dei congelamenti di beni e conti correnti prevista con la designazione. L’anno scorso lo stesso provvedimento era stato approvato anche per i libanesi di Hezbollah. Per entrambe le organizzazioni, l’Inghilterra è considerato un campo fertile di raccolta fondi attraverso numerose associazioni caritatevoli”.

Il mondo di Yehoshua. Un lungo dialogo tra il regista Marco Tullio Giordana e lo scrittore israeliano Abraham B. Yehoshua è al centro della Lettura di questa settimana. Diversi i temi sul tavolo, a partire dall’ultimo libro di Yehoshua, La figlia unica (Einaudi), e la sua scelta di ambientarlo in Italia. Un libro in cui si parla di identità ebraica nella diaspora. E in tema di identità, lo scrittore a Giordana sostiene spiega il suo punto di vista sul ruolo di Israele. “È vero, per molto tempo essere ebrei voleva dire praticare un culto religioso. Ma è stata proprio l’istituzione dello Stato d’Israele – afferma Yehoshua – a fornire all’ebraismo strumenti e contenuti, rituali e azioni di carattere artefatto. Possiamo senza dubbio affermare, quindi, che l’israelizzazione dell’ebraismo è un processo di laicizzazione dell’ebraismo”.

Segnalibro. Sul Domenicale del Sole 24 Ore David Bidussa presenta il nuovo saggio dello storico Carlo Greppi, “Il buon tedesco”, edito da Laterza. Ovvero la storia di Rudolf Jacobs, capitano della marina tedesca che disertò per unirsi alla Resistenza. Morì a Sarzana guidando un attacco contro i fascisti alla caserma delle Brigate nere all’albergo Laurina. “C’erano anche tedeschi brava gente” titola Repubblica in un altro articolo dedicato al saggio. Ancora sul Sole 24 Ore, Giulio Busi racconta invece la figura del sociologo Moses Dobruska vittima della ghigliottina di Robespierre. E lo fa sulla base del volume di Silvana Greco Sociologo eretico, che esce ora per Giuntina, dedicato proprio alla figura di Dobruska, pensatore moravo d’origine ebraica.

I confini disperati dell’Europa. “Dall’accordo con Erdogan ai ricatti di Lukashenko l’Ue è sempre più fragile, militarizza i confini e finisce per pagare i regimi in cambio della sicurezza”. Così la giornalista Francesca Mannocchi in un articolo intitolato “Sulla pelle dei migranti” pubblicato oggi da La Stampa. Un tema su cui riflette anche Furio Colombo sul Fatto Quotidiano, che poi si concentra sui volti dell’estrema destra in Italia.

Daniel Reichel