Oltremare – Autunno

Da quando Facebook è diventato una finestra sul mondo, più visuale che intellettuale, perché ormai non esiste quasi un post che non sia accompagnato da una immagine, si notano di tanto in tanto dei trend. Aprire FB e trovare centinaia di post simili o con lo stesso tema mi ricorda il senso stesso di “leitmotiv”, applicato invece che ad un pezzo di letteratura o di arte più meno alta a qualcosa che si produce da sé, in modo non organizzato da una mente pensante ma da un algoritmo autonomo che sta lì, indifferente che io apra o meno il mezzo nel quale lui vive e prospera.
A volte c’è un traino, una notizia che impressiona i più, e che quindi tracima immediatamente nel luogo nel quale i più si esprimono: le loro pagine sui social. Come quando tutti abbiamo cambiato la foto profilo con “Je suis Charlie”. Una slavina di Charlie, che tutti capivano cosa voleva dire e perché. A volte invece si tratta di leitmotiv molto meno di pancia, come quello che noto da qualche settimana sul mio feed: chiunque abbia anche solo una pianta in balcone con una foglia ingiallita scrive post dal poetico al lacrimoso sull’autunno, il foliage, i mille colori di questa incredibile stagione e via componendo. Anche io, che l’autunno lo rincorro da quando ho lasciato New York – lì era troppo facile vederlo incendiare la città ogni anno – ci son cascata con tutti i piedi, e ho fatto la mia bella collezione di foto ad alta colorazione durante la vacanza torinese. Ma non credevo di essere una di un milione. Il mio Facebook è infestato di autunni da tutti gli angoli del mondo. E siccome qui in Israele l’autunno è una non-stagione, che dura pochissime settimane nelle quali si abbandonano le infradito di malavoglia e si fa partire il lamento su quanto non piove abbastanza e non abbastanza presto nell’anno, non mi posso lamentare. Anche perché salvo pochissimi e selezionati luoghi nel nord, è proprio raro vedere il famoso foliage di cui appunto è stracolmo Facebook ultimamente. Quindi ben vengano tutti i post sdolcinati di questo autunno 2021 in cui tutti si sono improvvisamente svegliati fotografi di foglie.

Daniela Fubini