Il convegno in Sapienza
Andra e Tati Bucci:
“Ecco perché testimoniamo”

Oltre cento studenti in aula, 800 invece collegati a distanza. Sono i numeri del convegno “Holocaust, medicine and legacy. A multidisciplinary perspective for new historical ethical and bioethical issues” in svolgimento all’Università Sapienza nel segno del recente accordo quadro sulla Memoria siglato a fine ottobre con UCEI, Comunità ebraica di Roma, Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah, Fondazione Museo della Shoah e Fondazione CDEC. Tra i relatori della prima giornata le Testimoni della Shoah Andra e Tatiana Bucci insieme al cugino Mario De Simone, fratello del piccolo Sergio ucciso dai nazisti all’età di sette anni. Il fratello mai conosciuto, prima cavia per esperimenti e poi impiccato nei sotterranei della scuola amburghese di Bullenhuser Damm. Tanti i silenzi che hanno coperto per anni l’orrore compiuto. “Pure in Italia si è saputo tardi quel che era accaduto. Il nostro d’altronde è un Paese con la coscienza sporca dalla testa ai piedi. Vale come esempio la storia di Gaetano Azzariti, dalla presidenza del Tribunale della Razza a quella della Corte costituzionale”, l’amarezza di De Simone. “Abbiamo sempre parlato di Sergio, anche all’inizio del nostro impegno di Memoria. In principio ci sembrava che non si desse importanza a quella storia così terribile. Non ne capivamo il perché e ne abbiamo sofferto. Per fortuna da qualche tempo le cose sono cambiate. Forse perché ormai a raccontare siamo rimasti in pochi”, l’osservazione nel merito delle sorelle Bucci. Ad ascoltarle una platea partecipe di allievi e docenti. “Un risultato molto importante sia nei numeri che nell’interesse riscontrato” afferma Livia Ottolenghi, assessore ai Giovani UCEI e membro del comitato organizzatore della conferenza. Sul palco, nel corso delle due giornate, esperti di Shoah sia italiani che stranieri.
Intervistate dallo storico Marco Caviglia della Fondazione Museo della Shoah, Andra e Tati hanno ripercorso la loro storia personale ma si sono anche espresse anche su alcuni fatti d’attualità. In particolare si sono dette sgomente per la distorsione della Storia messa in atto da gruppi di No Vax e No Green Pass oltre che per le recenti vicende accadute al confine tra Polonia e Bielorussia. “Nell’indifferenza di molti un bambino di appena un anno è morto di freddo. Davanti a situazioni del genere viene da porsi una domanda: dove è l’Europa?”. Anche per questo, hanno assicurato, “continueremo a testimoniare: affinché qualche seme germogli”.

(23 novembre 2021)