Non vaccinati, nuove restrizioni

Il governo dovrebbe approvare nelle prossime ore nuove restrizioni, dirette soprattutto ai non vaccinati, per contenere l’aumento dei contagi da covid-19. Misure a cui i quotidiani di oggi dedicano le proprie aperture. “No vax fuori da stadi e hotel”, titola il Corriere, parlando di limiti all’accesso a bar, ristoranti, cinema, stadi, palestre per i non vaccinati. “Vaccino obbligatorio per insegnanti e polizia”, l’apertura de La Stampa in riferimento a misure che l’esecutivo vuole introdurre per determinate categorie. Al vaglio anche la possibilità di introdurre l’obbligo di certificazione – il Supergreenpass, come è descritto dai media – per accedere a mezzi di trasporto pubblico a media percorrenza.
In tema di vaccini, il Giornale segnala come Israele abbia avviato ieri la somministrazione anche per i minori tra i 5 e gli 11 anni.

Antisemitismo, il piano per le scuole. Uno “strumento per fare memoria e costruire un futuro di pace e rispetto”, così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in riferimento alla nuove Linee guida contro l’antisemitismo nella scuola presentate ieri al ministero. Linee guida frutto dell’iniziativa della Coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, Milena Santerini, che ha guidato il lavoro di un Comitato tecnico-scientifico paritetico, nell’ambito del Protocollo d’intesa siglato il 27 gennaio scorso da ministero dell’Istruzione, Unione delle Comunità Ebraiche italiane e dalla stessa Coordinatrice. “Queste Linee guida possono aiutare gli insegnanti ad affrontare i pregiudizi antichi e nuovi che indeboliscono la convivenza a scuola e nella società”, ha spiegato Santerini. Si tratta, evidenzia oggi Avvenire, di strumenti concreti per affrontare in chiave attuale i pregiudizi e le nuove forme di antisemitismo tra i giovani. “È importante che sia la scuola il luogo dove inizia questo lavoro”, ha ribadito la Presidente UCEI Noemi Di Segni.

Violenze sulle donne, nuovi strumenti. Il governo è al lavoro per “chiudere entro sette giorni un pacchetto che comprenderà provvedimenti di fermo più efficaci per gli autori delle violenze contro le donne”. Lo racconta oggi Repubblica, con un ampio approfondimento sul tema.
“Se in soli 11 mesi ci sono già stati 109 femminicidi, se le vittime di violenza sono 89 al giorno, se solo il 15% delle donne denuncia gli abusi prima di venire uccisa, se le misure di sicurezza e quelle facoltative vengono applicate in pochissimi casi e nelle sentenze dei tribunali si legge che le vittime “provocano” o si parla di “relazioni burrascose” davanti ai maltrattamenti, qualcosa non sta funzionando”, denuncia Repubblica. E al quotidiano la ministra Maria Stella Gelmini spiega che il governo pensa a un pacchetto normativo che preveda “misure di fermo più efficaci per gli autori delle violenze e una protezione per le vittime. Non possiamo lasciare sole le donne che denunciano, senza stravolgere le loro vite”.

Nel segno degli Accordi di Abramo. Lo scorso 11 novembre Stati Uniti, Israele, Bahrein ed Emirati hanno svolto per la prima volta un’esercitazione militare congiunta nel Mar Rosso. Un passaggio di collaborazione sul fronte della sicurezza importante, racconta oggi Libero, intervistando l’esperto israeliano Uzi Rabi.

Contro il vento dell’odio. Si è tenuto ieri al Teatro Parenti di Milano l’annuale conferenza di Gariwo, il giardino dei Giusti incentrato sul tema di “Prevenire i genocidi con l’esempio dei Giusti”. E a riguardo Avvenire pubblica oggi l’intervento del presidente di Gariwo Gabriele Nissim con un appello a “rilanciare la Convenzione Onu contro i genocidi” come strumento contro l’odio.

Demenza digitale. Il Foglio denuncia le vergognose distorsioni di un attivista palestinese sui social in merito al recente attentato a Gerusalemme compiuto da un terrorista di Hamas. “Un attentato contro i civili (celebrato da Hamas con la solita distribuzione di dolciumi) diventa uno scontro militare. – scrive il Foglio – Il che dimostra ancora una volta che i social sono molto più menzogneri dei media ufficiali, anche se l’opinione pubblica è convinta che sia il contrario e che siano portatori di verità”.

Daniel Reichel