Nucleare iraniano,
ripartono i colloqui
Ripartono, tra molte incognite e preoccupazioni, i colloqui di Vienna sul nucleare iraniano. In risalto il tentativo del regime di alzare la posta.
“Teheran – scrive Repubblica – torna al tavolo delle trattative ma con una nuova squadra formata da oppositori del patto, determinata a ottenere di più rispetto a sei anni fa. E gli americani, che partecipano ai colloqui solo in maniera indiretta, non nascondono lo scetticismo. Determinati a non abolire tutte le sanzioni. E pronti ad aumentare la pressione economica e a giocare la carta militare se gli ayatollah non dovessero mostrare abbastanza impegno”. Sullo sfondo anche la “guerra cibernetica”, così la definisce Repubblica in un altro articolo dedicato a questo specifico tema, tra Iran e Israele. “Da anni – si legge – sono invischiati in una guerra occulta a tutto campo, per terra, mare, aria e online ma, in genere, finora erano state prese di mira soltanto persone collegate a forze armate e governo”. Adesso invece, si evidenzia, “la guerra ha iniziato a bersagliare su ampia scala anche i civili”.
Luce nelle sinagoghe e nelle piazze italiane con la prima accensione della Chanukkiah. “Una luce di speranza e di impegno per cancellare il buio, un momento per ricordare la lotta per la difesa della propria identità e del proprio credo, una lotta che affonda le sue radici nel passato, ma che è sempre presente” sottolinea il Messaggero nel dare conto dell’ormai tradizionale cerimonia svoltasi a Roma in piazza Barberini. Molte cronache, nelle pagine locali dei quotidiani, raccontano le accensioni nelle varie Comunità. In particolare Repubblica con impressioni, tra le varie città, da Roma, Milano, Firenze e Torino.
Cinquecento cittadini cristiani di Gaza potranno visitare Gerusalemme, Betlemme e altre città di riferimento per il loro credo in occasione delle prossime festività natalizie. Ne parla il Fatto Quotidiano, spiegando come tale comunità sia composta per la maggioranza da greco-ortodossi, con i cattolici che costituiscono circa un quarto del totale (all’incirca un migliaio i cristiani residenti nella Striscia).
Si è insediato a Praga il nuovo Primo ministro ceco Petr Fiala. Cattolico praticante, ma con radici ebraiche evidenziate anche dalla stampa italiana: la sua famiglia, riporta Repubblica, “fu tutta deportata nei lager”.
La Stampa presenta la riedizione di un saggio del 2003 della studiosa Donatella Di Cesare, Utopia del comprendere. Da Babele ad Auschwitz (ed. Bollati Boringhieri). Un libro, si racconta, che pone sin dal titolo “il problema della comprensione che l’uomo ha del mondo e di se stesso”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(29 novembre 2021)