Otto giorni, otto lumi / 2
È la forza dello studio che ci eleva

Nel brano profetico che leggeremo il prossimo sabato è scritto (Zaccaria 3:7): “…ti concederò di procedere tra coloro che si trovano qui”. Il versetto sottolinea che è prerogativa umana “mehalekhim/precedere, camminare” mentre quella degli angeli è di “omedim/stare fermi”. Il Gaon di Vilna (Eliyahu ben Shlomo Zalman 1720-1797) spiega che nell’ambito dello spirito se una persona non si eleva alla fine recede perché non si può rimane nella medesima situazione, cosa possibile solo per gli angeli. Il pericolo del rimanere fermi nella spiritualità è molto grande e i lumi di Chanukkà, con le loro fiammelle che tendono verso l’alto, rappresentano la forza dello studio della Torà che ci innalza sempre più in ogni istante della nostra vita.

Rav Adolfo Locci, rabbino capo di Padova

(29 novembre 2021)