Mattarella e la lezione del rav Sacks:
“Un Paese è più forte
se si occupa dei deboli”
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“Poche figure hanno plasmato il nostro presente quanto ha fatto lui con il suo appello per un ebraismo impegnato anche per la tutela della dignità della differenza e per guarire un mondo fratturato”. Nel primo anniversario ebraico dalla sua scomparsa il Presidente israeliano Isaac Herzog aveva scelto queste parole per ricordare rav Jonathan Sacks, ex rabbino capo d’Inghilterra e del Commonwealth. Un grande Maestro ma anche, come più volte ricordato anche su queste pagine, un formidabile comunicatore in grado di seminare consapevolezza diffusa sull’ebraismo, la sua storia e i suoi valori.
Un’autorevole conferma è arrivata in queste ore da un altro Capo di Stato, Sergio Mattarella, che ha scelto proprio la lezione del rav Sacks per introdurre un appuntamento dall’alto significato morale: la cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica. “Senza solidarietà non esiste una vera comunità in cui vivere e convivere”, ha esordito Mattarella. Che al riguardo ha citato proprio il pensiero del rabbino inglese: “Un Paese – sosteneva rav Sacks – è forte quando si prende cura dei deboli; è ricco quando si occupa dei poveri; diventa invulnerabile quando presta attenzione ai vulnerabili’. Affermazioni non utopistiche o ideali ma, ha evidenziato Mattarella, “elementi concreti della realtà di ciascuna comunità, di ciascun Paese”.