Otto giorni, otto lumi / 4
Studio, un impegno costante

Nelle Massime dei Padri (2:16) è riportato a nome di Rabbì Tarfon che “non spetta a te portare a termine l’opera ma non ti puoi esimere dall’iniziarla”. Questa massima si può collegare al valore dello studio come impegno costante per il quale non si lesina tempo e facoltà. Come insegnato dal Chafetz Chaym (Yisrael Meir Kagan 1839-1933) colui che si affatica nello studio della Torà in questo mondo, anche se non arriva a capire tutto ciò che studia, nel mondo a venire meriterà di comprendere le parole dell’Eterno nella misura degli sforzi da lui profusi nello studio fatto in vita. I lumi di Chanukkà rappresentano la fatica e l’impegno di una famiglia, quella degli asmonei, di portare fino a noi una cultura e una tradizione da studiare ancora e ancora…

Rav Adolfo Locci, rabbino capo di Padova

(1 dicembre 2021)