Una questione reale e aperta
Season’s Greetings, come indica l’Oxford English Dictionary, è un’espressione nella quale mi sono imbattuto quando ormai decenni or sono iniziai ad operare nel mondo delle forniture navali, per necessità e vocazione internazionale. Formula bizzarra, quasi da settore ortofrutticolo con questo richiamo alla stagionalità. Può essere intesa come “politicamente corretta” o come pragmatica e pratica maniera di sistemare tutti con un unico augurio. Probabilmente la motivazione è quest’ultima, non mancando certamente nel mondo anglosassone l’abitudine a declinare i vari auguri secondo la loro specificità, sino ad acrobatici e orrendi esempi come l’augurio per “chrismukkah”, inutile ed improponibile simbiosi tra le feste natalizie e Chanukkah – peraltro eventi del tutto diversi al massimo accomunati talvolta dal calendario.
La maldestra uscita in sede europea, senza approfondire la fattispecie burocratica della proposta, poi rientrata all’insegna dell’italianissimo “contrordine compagni”, per dirla alla Guareschi, è stata appunto infelicemente posta ma un fondo di motivazione trovo che lo abbia.
Certo non si tratta di oscurare, cosa che appunto non avviene neanche dalle parti degli estimatori dei “season’s greetings”, alcun riferimento specifico a ricorrenze e simboli religiosi: sarebbe questo un assai malinteso interpretare la laicità che non è “antireligiosità” bensì, al contrario, la garanzia, insita nella sua neutralità, della libertà di tutti, credenti vari e non credenti, in reciproco rispetto e nel comune rispetto delle leggi civili. Ma che ancora diversi passi in avanti debbano essere fatti, specialmente in Italia, per avvicinarsi almeno a questo livello di parità tra diversi, direi che è questione reale e aperta.
In questo senso non aiutano nell’uno e nell’altro verso i tentativi di strumentalizzare politicamente queste tematiche, i sentimenti e i simboli religiosi, spesso da parte di improbabili e inadeguati interpreti di quella che viene dichiarata essere la “nostra cultura” o “la nostra religione”, alla pari dei tentativi avversi di annullare ogni peculiarità. Un serio dibattito scevro da queste malsane infiltrazioni sarebbe utile e anche il mondo ebraico italiano dovrebbe attivarsi maggiormente in questo senso. Auguri a ciascuno, come gli apre…
Gadi Polacco
(2 dicembre 2021)