Un puzzle da ricomporre

Nella parashà di Miqqetz sono narrati gli episodi della vita e della carriera di Yosef in Egitto e l’incontro fra lui e i suoi fratelli dopo circa venti anni. Chiaramente, come ci narra la parashà, Yosef non si fa riconoscere subito dai fratelli. Anzi, gli da filo da torcere accusandoli, prima di spionaggio, poi di furto e così via. Non c’è ombra di dubbio, anche secondo i vari commentatori, che tutto ciò nasca dalla sofferenza dovuta alla lontananza fra di loro e alla Golà – la Diaspora: in questo caso l’Egitto.
Questo racconto può essere definito uno dei numerosi episodi che sono avvenuti e continuano ad avvenire nelle nostre famiglie e in mezzo al nostro popolo, proprio a causa della lontananza dal nostro centro spirituale e ideale che è Eretz Israel. Tutto questo puzzle si ricomporrà soltanto quando, riunitasi la famiglia in Egitto, essi si riprometteranno di tornare e riportare i loro cari in futuro nella terra dei Padri.

Rav Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna

(3 dicembre 2021)