L’incontro-dibattito a Roma
Libertà e diritti umani,
religioni a confronto

Libertà di pensiero, coscienza e religione. Piani spesso intrecciati e che vanno a costituire un perno del sistema universale dei diritti umani. Ad approfondire la materia uno studio giuridico opera dell’avvocato Federico Ferraro, responsabile nazionale giovanile Consolidal ETS e presidente di Scelgo Europa.
Pubblicato dall’editore Intermedia con il titolo “La libertà di pensiero, coscienza e religione nel sistema universale dei diritti umani”, il volume ha ispirato un recente incontro-dibattito svoltosi a Roma, nella sede di Banca Generali, cui sono tra gli altri intervenuti il presidente di Religions For Peace Italia Luigi De Salvia, il Consigliere UCEI Massimiliano Boni, il Segretario generale del Centro Islamico Culturale d’Italia Abdellah Redoune, l’ex segretario della Commissione affari esteri del Senato Marco d’Agostini e monsignor Francesco Pesce in rappresentanza del vicariato.
Boni, che ha avuto il compito di elaborare il tema in una una prospettiva ebraica, ha esordito con una citazione da Sanhedrin (TB, 34a) in cui si ricorda come il primo uomo sia stato creato dai quattro angoli del mondo. Un esempio indicativo, ha spiegato, “di quanto sia costitutivo, nell’ebraismo, il fatto che siamo tutti uguali”. Boni si è quindi soffermato sulla tutela dei diritti fondamentali nel nostro ordinamento, menzionando alcuni specifici articoli della Carta costituzionale “nati in risposta anche a quella che fu, in senso contrario, l’esperienza del fascismo”. Norme giuridiche, ha evidenziato, “ma al tempo stesso anche morali”. Un valore prezioso, da non disperdere, di cui l’ebraismo si fa portatore prima ancora del suo riconoscimento da parte degli ordinamenti moderni: il pieno riconoscimento dell’Altro e della visione anche complessa che rappresenta. “L’ebraismo – ha proseguito Boni – ce ne offre molti esempi: vale fra gli altri il concetto, della tutela dello straniero, dell’orfano e della vedova; o quello, espresso in Levitico: ‘Fai per l’altro quello che vorresti fatto per te’. Un principio cardine della nostra identità”. Una prospettiva alimentata anche da un metodo che troviamo applicato nella pratica di studio, ad esempio nel Talmud. “Rav Adin Steinsaltz ce lo ha spiegato molto bene: nel Talmud le contraddizioni non sono eliminate, ma conservate. È un metodo, questo, che insegna ad avere rispetto di tutti”.
Restano, nell’Italia di oggi, vari problemi aperti. Come quello, drammatico, della proliferazione di fake news: la libertà di manifestazione del pensiero, ha ricordato Boni, non può andare nella direzione “di un comportamento che incentiva gli stereotipi”. Altro tema caldo affrontato dal Consigliere UCEI l’impegno a tutela di un vero pluralismo e di un principio di laicità “che passa anche da cosa si sceglie di fare dei simboli religiosi nei luoghi pubblici”.

(5 dicembre 2021)