L’olio tra Torah e scienza
Un articolato viaggio all’interno della storia dell’olio, tra religione e scienza. A proporlo, l’Associazione Medica Ebraica con la collaborazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, del Meis e della Comunità ebraica di Pisa. Dai riferimenti nei testi sacri di Ebraismo, Cristianesimo e Islam al processo produttivo di estrazione dell’olio, dalla sua storia nel corso dei secoli al suo uso nella medicina, tanti i percorsi seguiti nel corso dell’incontro inaugurato dai saluti del presidente della Comunità di Pisa Maurizio Gabbrielli e dal presidente del Meis Dario Disegni. “Il cibo è appartenenza, storia, cultura, ma è anche salute. E l’olio è un buon esempio di queste diverse dimensioni”, ha spiegato in apertura la presidente dell’Ame Rosanna Supino, presentando l’iniziativa. A dare un quadro storico del percorso fatto nel corso dei secoli dall’olio e del suo uso è stato Gianluca Casa, docente dell’Università di Pisa, che si è soffermato in particolare sul periodo degli egizi.
Due le parole che hanno fatto da filo conduttore dell’intervento del direttore del Meis, rav Amedeo Spagnoletto: Shemen (Olio) e Zait (Olivo). Molti i riferimenti biblici richiamati dal rav nel corso della sua esposizione, tra cui la Parashat Noach. “È in questo passaggio che per la prima volta si parla dell’olivo, con la famosa colomba che torna con il ramoscello da Noè, diventando poi un simbolo di pace”. Rispetto alla Torah, il rav ha ricordato poi il passo del Deuteronomio in cui “l’olio d’oliva è elencato tra le sette specie con le quali è lodata Eretz Israel, la Terra d’Israele”. E ancora, ha parlato dell’olio usato per illuminare il Tempio, con il richiamo alla festa di Hanukkah che si chiude proprio in queste ore.
Riferimenti biblici e alla cristianità sono stati poi presentati da Donatella Buillon, mentre Aisha Valeria Lazzerin si è soffermata sui versetti coranici.
Della complessità della coltivazione e di come effettivamente si produce l’olio ha parlato Ariel Piperno Corcos. Un excursus articolato sui metodi per curare e far crescere gli ulivi, alberi molto longevi ma altrettanto delicati. “Gli ulivi richiedono talmente tanta cura che, richiamando le parole di rav Spagnoletto, si possono far crescere solo in tempo di pace”.
A chiudere l’incontro, la ricercatrice del Cnr di Bologna Carla Ferreri e il cardiologo Andrea Finzi che si sono soffermati sulle proprietà dell’olio e sull’uso di questo alimento anche nella medicina.