La luce di Chanukkah
e la gioia dei bambini

Dopo due anni di grande difficoltà dovuta all’epidemia, che purtroppo ancora imperversa nel mondo provocando malati e morti, quest’anno siamo riusciti a organizzare nella Comunità di Livorno un’attività quasi perfetta.
Dall’inizio del mese di Kislev l’Ufficio Rabbinico ha distribuire 250 set di Chanukkiot e candele per Chanukkah pervenute attraverso il Centro Rabbinico Europeo; inoltre quest’anno ha distribuito anche 50 set alla vicina Comunità di Pisa.
Le consegne venivano fatte o agli stessi membri della Comunità che venivano a ritirarli presso gli uffici comunitari o dallo stesso Ufficio allo scopo di raggiungere chi vive lontano o ha difficoltà a muoversi. A parte le Chanukkiot e le candele per Chanukkah, nella maggior parte dei venerdì chi scrive ha provveduto a consegnare le candele per lo Shabbat ai residenti o a quanti svolgono attività nelle strade attigue alla sinagoga.
Domenica 29 novembre, vigilia di Chanukkah, a partire dal primo pomeriggio i bambini della Comunità sono venuti al Talmud Torah per studiare gli argomenti inerenti alla festa e per svolgere le attività in onore di Chanukkah con l’insegnante Hila Labi Giuili e la giovane Rehana Zaruk: i bambini si sono detti molto contenti e soddisfatti sia per l’insegnamento che per i doni e per i dolci ricevuti. Agli adulti e ai genitori dei bambini, raccolti nella sinagoga, è stata impartita una lezione cui sono seguite le preghiere del pomeriggio (Minchà) e della sera (Arvit). La sinagoga era piena di uomini e donne: la gioia dei bambini dopo due anni difficili riempiva la sala.
A Livorno si usa accendere le candele di Chanukkah non tra Minchà e Arvit, ma dopo il Kaddish di chiusura (Titkabal): le candele vengono accese e accompagnate dai canti della festa, e poi si continua la preghiera di Arvit.
Al termine della preghiera, aperte le porte della sinagoga, con la luce che dall’interno inondava l’esterno, il pubblico è transitato davanti alla grande Menorah posta all’ingresso degli uffici della Comunità e vicino alla sinagoga. Venivano quindi distribuite al pubblico ciambelle e bibite nel rispetto di tutte le regole stabilite per l’epidemia.
Ogni giorno di Chanukkah si è tenuta la tefillah del mattino nella sinagoga: a Shabbat, Rosh Chodesh Tevet e Chanukkah, nonostante le forti piogge, le preghiere si sono svolte regolarmente ed è stato distribuito un kiddush per i partecipanti (sempre rispettando le norme vigenti). Domenica 5 dicembre, in occasione dell’accensione dell’ultimo lume, l’Ufficio Rabbinico ha colto l’occasione per attivare ancora una volta la Comunità per le attività della festa, coinvolgendo anche per i bambini con attività culturali e distribuendo anche doni e premi.
Durante la preghiera si è svolta una lezione per gli adulti e si è poi provveduto all’accensione dei lumi. Al termine della preghiera in sinagoga la gente è uscita per l’accensione pubblica, cui ha partecipato Simone Lenzi, assessore alla Cultura del Comune. Dopo l’accensione della Grande Menorah esterna i membri del Consiglio comunitario e i dirigenti del Benè Berith di Livorno hanno consegnato all’assessore Lenzi la “Chanukkiah d’oro” come segno di apprezzamento e ringraziamento per il lavoro a favore della Comunità. Alla fine della serata sono state aperte bottiglie di vino e si è svolto un brindisi, accompagnato dalla degustazione di dolci di Hanukkah.
Questa attività è stata svolta grazie all’azione dei membri del Consiglio comunitario presieduto da Vittorio Mosseri. Il Consiglio svolge un grande lavoro per garantire il buon funzionamento di tutti i servizi, nonostante tutti i limiti causati dall’epidemia. Grazie al lavoro del Consiglio la sinagoga ha potuto restare aperta per tutta la festa e le preghiere si sono potute svolgere con minian durante le la settimana e ovviamente di Shabbat. Ci auguriamo vivamente di poter continuare a raggiungere la piena attività molto presto, nella speranza di avere un inverno in piena salute.

Rav Avraham Dayan, rabbino capo di Livorno

(8 dicembre 2021)