Procida, a 50 anni dal mitico campeggio

Uno degli aspetti più critici che in questi anni investe il futuro dell’ebraismo italiano e delle Comunità è quello dei giovani e della loro partecipazione e del loro coinvolgimento nelle attività che pur vengono organizzate durante l’anno dai vari movimenti giovanili. Tornando indietro nel tempo, uno dei motivi di maggior coinvolgimento e attrattiva erano i cosiddetti “campeggi”, che si tenevano due volte l’anno: uno in estate e uno in inverno. I giovani ebrei italiani che partecipavano alle attività dell’allora FGEI, così come a quelle organizzate dagli altri movimenti giovanili, Bene Akivà e Hashomer Hatzair, li aspettavano e quasi li sognavano da una stagione all’altra, e poi li ricordavano e li rimpiangevano fino al campeggio successivo. Erano fonte di aggregazione, costruivano e cementavano amicizie, che in gran parte dei casi duravano tutta la vita, creavano divertimento e anche apprendimento. Poi, quasi di colpo, i mitici campeggi, estivo e invernale, per una serie di comprensibili e immaginabili fattori, sono venuti a cessare e con loro si è persa non soltanto una tradizione quasi storica (erano iniziati in Italia negli anni ’30 del secolo scorso), ma un’occasione importante di conoscenza e di coesione tra i giovani ebrei italiani.
I campeggi estivi e invernali della FGEI si tenevano rigorosamente in località montane, quasi sempre diverse tra loro, in taluni casi ripetute, per lo più in Trentino, in Valle d’Aosta, o in Piemonte. Ma in un’occasione, la tradizione montana capitolò verso il mare e questo avvenne esattamente cinquant’anni fa, nel 1971, allorché per la prima volta il campeggio estivo fu organizzato all’isola di Procida. Fu un successo: oltre duecento ragazzi da tutta Italia vi parteciparono con entusiasmo, era sicuramente la novità a farli muovere e il divertimento fu assicurato. Tre anni dopo, nel 1974, ve ne fu un secondo sempre al mare a Bovalino Marina.
Cinquant’anni sono trascorsi da quel campeggio e tutti i partecipanti ancora se lo ricordano bene: molte immagini di quell’estate del 1971 si trovano pubblicate su una pagina Facebook dedicata alla FGEI.
L’isola di Procida, scrigno incantevole di meraviglie nel Golfo di Napoli, nel 2022 sarà Capitale italiana della cultura: un motivo in più per visitarla e magari, c’è chi sostiene, per lanciarvi un’attività giovanile ebraica.
Chissà che non possa costituire una novità anche per l’Ugei: organizzare, in chiave rivisitata, un “campeggio” al mare nel ricordo di quell’estate di successo di cinquant’anni fa.

(14 dicembre 2021)