Green pass a 7 o 5 mesi, le opzioni del governo
Al vaglio del governo italiano nuove misure per arginare la risalita dei contagi da covid-19. Tra queste, l’idea di ridurre la durata del green pass da 9 a 7 o 6 mesi (il ministro Brunetta avrebbe proposto di portarlo a 5), oltre a prevedere l’obbligo di tampone ai vaccinati per partecipare a feste e grandi eventi. Ne parlano tutti i quotidiani di oggi, ma le decisioni verrano prese il 23 dicembre con la riunione convocata a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio Mario Draghi.
Intanto l’avanzata della variante Omicron – ancora da studiare rispetto ai suoi effetti – ha già indotto alcuni Paesi, come Italia, Portogallo, Grecia e Irlanda, a imporre un tampone all’ingresso. “E Israele ha reso di fatto impossibile volare verso altri 10 Paesi, tra cui l’Italia”, racconta il Corriere della Sera, riportando delle diverse misure – tra chiusure e restrizioni – prese in diverse parti del mondo contro la nuova ondata di contagi. “Credo che entro tre o quattro settimane, forse prima, vedremo un salto nella morbilità che non lascerà spazio a dubbi” ha dichiarato in conferenza stampa il Premier israeliano Naftali Bennett prevedendo una quinta ondata nel paese. “I vaccini per i bambini sono sicuri, e sono responsabilità dei genitori”, ha aggiunto. “Non lasciate i vostri figli vulnerabili a Omicron”.
La versione del nonno di Eitan. Repubblica intervista Shmuel Peleg, il nonno del piccolo Eitan Biran. Peleg è indagato a Pavia per sequestro di minore per aver portato via il bambino dall’Italia senza il permesso della zia paterna, Aya Biran, che ne era la sua tutrice. Dopo un reclamo dei Peleg, il Tribunale dei minori di Milano ha scelto di nominare un tutore terzo. “La decisione di venerdì ci dà una prima speranza. In una situazione così tesa, da subito abbiamo chiesto la nomina di una parte terza”, dichiara il nonno materno, che afferma di aver “paura dell’arresto” e che ora non porterebbe più via Eitan. “Certo che no. Quello che sapevo allora non è quello che so ora. Solamente durante il processo in Israele è emerso il decreto che stabiliva l’espatrio solo accompagnato da Aya”, la posizione di Peleg, che ha portato Eitan in Israele con un jet privato, partito dalla Svizzera. Rispetto a una possibile riconciliazione con la zia paterna, aggiunge: “Difficile pensarlo ora. Ma una parte terza, dopo che verrà stabilito dai tribunali italiani qual è l’interesse superiore del bambino, dovrà mediare e verificare come entrambe le famiglie possano stargli accanto, senza che debba perdere nessuno, perché ha già perso troppo”.
Il nuovo presidente del Cile. Il candidato della sinistra cilena, Gabriel Boric Font, 35 anni, ex leader del movimento studentesco, è il nuovo presidente del paese sudamericano. Ha sconfitto l’avversario José Antonio Kast del Frente Social Cristiano, controverso candidato di estrema destra, figlio di un nazista che in più occasioni ha elogiato Pinochet, racconta il Corriere della Sera, segnalando le polemiche in Italia generate dagli auguri del leader leghista Matteo Salvini allo stesso Kast prima del voto.
Restaurare la memoria. A partire da piazzetta Primo Levi, davanti alla Comunità ebraica di Torino, un gruppo di giovani si è dato appuntamento per ripulire le Pietre d’inciampo poste nella zona. Si è trattato di una nuova tappa del progetto promosso dall’Unione Giovani Ebrei d’Italia e intitolato “restaurare la memoria”. Come ricorda Repubblica Torino, l’iniziativa ha fatto parte dei lavori del Congresso Ugei che nel frattempo ha eletto il suo nuovo Consiglio, di cui faranno parte: David Fiorentini, Joshua Bonfante, Andrea Luzzatto Voghera, Nathan Greppi, Dafna Terracina, Beatrice Hirsch e Ioel Arturo Roccas.
Bourla uomo dell’anno. Il numero uno di Pfizer Albert Bourla è stato scelto da editorialisti e giornalisti del Corriere della Sera come personaggio dell’anno per il 2021. Nell’articolo in cui si spiega la scelta – “il vaccino di Pfizer contro il Covid-19 oggi rappresenta due terzi delle inoculazioni in Italia, Francia e Germania e poco di meno di due terzi degli Stati Uniti” – si ricordano le origini ebraiche di Bourla, figlio di due sopravvissuti alla Shoah della Comunità di Salonicco.
Daniel Reichel