Abraham Klein in visita a Coverciano:
“Paolo Rossi esempio di lealtà,
certe partite non si dimenticano”
Un anno fa, di questi tempi, l’Italia piangeva Paolo “Pablito” Rossi. L’eroe del Mondiale di Spagna ’82 vinto dagli Azzurri e in particolare della partita che più di tutte le altre, di quel torneo, sarebbe passata alla leggenda: Italia-Brasile. Un fischietto israeliano ad arbitrarla, il 48enne Abraham Klein che aveva già incontrato l’Italia nel suo destino e che nuovamente la incontrerà in finale, contro la Germania Ovest, nelle vesti stavolta non di arbitro ma guardalinee. Un legame speciale sul quale l’ex arbitro si è soffermato, tradendo anche una certa emozione, nel corso di una visita al Museo del Calcio di Coverciano per la proiezione di un cortometraggio di cui è tra i protagonisti. “È la prima volta che vengo qui: è come rivivere partite che restano nella vita”, il suo commento tra le tante vestigia che vi sono esposte. Toccante la sosta davanti alla maglia numero 20 che fu proprio di Pablito. Immediata è scattata una richiesta di foto. “Un esempio di lealtà, un gentiluomo”, ha affermato Klein tornando con la mente a quel mitico pomeriggio allo stadio Sarrià di Barcellona. Per anni, ha poi ammesso, “ho conservato il pallone della sua tripletta”.
A quel Mondiale non avrebbe dovuto neanche esserci. Troppa l’angoscia per il figlio Amit, richiamato in servizio per la guerra del Libano appena scoppiata e di cui perderà per giorni il contatto temendo per il peggio. Fin quando, risolutivo, arriverà in albergo un telegramma: “Oggi, come sai, è il mio compleanno. Lo sto festeggiando qui, in Libano. Molti miei amici sono morti e il mio cuore è spezzato, ma parliamo molto della Coppa del Mondo e io sto aspettando con impazienza di vederti arbitrare una partita. Con amore”.
La sua figura e il suo vissuto, oltre che nel cortometraggio, risaltano anche in un magnifico libro di Pietro Trellini del 2019: La Partita (ed. Mondadori). “Le cinque della sera, l’ora delle corride. Un uomo solo è al centro del campo nello stadio Sarriá di Barcellona. Il suo nome è Abraham Klein. Porta un orologio per polso, uno tradizionale, l’altro digitale. Non può lasciare nulla al caso, non può certo permettersi di sbagliare. Proprio ora, proprio oggi. È il suo giorno…”.
Oggi Klein è stato a Padova, per l’inaugurazione della mostra “Paolo Rossi, un ragazzo d’oro” con all’interno maglie e cimeli di grande fascino. Questa la sua testimonianza: “Non ho mai visto Paolo, anzi Pablito, inveire contro un avversario o protestare con il direttore di gara per un fallo subito. Anche per questo motivo ritengo che il titolo di questa mostra sia proprio azzeccato”.
a.s twitter @asmulevichmoked
(Nelle immagini Abraham Klein e Paolo Rossi durante Italia-Brasile del Mondiale di Spagna; Klein a Coverciano davanti alla maglia che fu di “Pablito”)
(21 dicembre 2021)