“Ebrei di Roma, patrimonio di tutti”

“Una comunità antichissima che arricchisce la nostra città con i suoi valori, la sua cultura e le sue tradizioni: un patrimonio di tutti”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri nell’accogliere in Campidoglio la presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello e il rabbino capo rav Riccardo Di Segni. Insediatosi a fine ottobre, nel suo primo giorno di mandato il primo cittadino della Capitale aveva fatto sosta al Tempio Maggiore davanti alla lapide in ricordo dei deportati nei campi di sterminio. L’ultima tappa di un percorso che l’aveva portato in precedenza anche all’Altare della Patria, a Porta San Paolo, al Mausoleo delle Fosse Ardeatine. “Un giusto omaggio ai caduti della Resistenza, della Shoah e delle guerre. È molto importante perché il futuro si costruisce sempre con la memoria”, fu il suo commento. Recentemente Gualtieri è anche intervenuto alla prima accensione della Chanukkiah in piazza Barberini. “La Comunità ebraica – il suo messaggio in quella serata – è forse la più romana tra le componenti della città. Al tempo è stesso dotata di una proiezione internazionale che arricchisce tutti noi”. Il sindaco aveva anche esaltato il significato di una festa che dimostra come “la difesa della propria identità sia compatibile con l’apertura e il dialogo”.