“Non semplici ong palestinesi,
ma sponsor del terrore”

Scioccati “dal fatto che un terrorista condannato e due organizzazioni terroristiche come Al-Haq e Addameer, entrambe parte dell’organizzazione terroristica Fronte popolare per la liberazione della Palestina, siano state formalmente invitate a parlare” alla Camera. È il duro messaggio di protesta inviato dall’ambasciata d’Israele a seguito dell’audizione del direttore generale di Al-Haq, Shawan Jabarin, e della rappresentante di Addameer, Sarah Francis, di fronte al Comitato della Camera sui diritti umani, presieduto da Laura Boldrini. Una presa di posizione condivisa dalla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, che, intervistata dal Tg2, ha ribadito come “ospitare in audizione due associazioni che rappresentano non ong, ma associazioni di terrorismo, ci sorprende, colpisce e fa male. La nostra aspettativa è che il governo italiano e le istituzioni più alte, come la Camera e il Comitato per i diritti umani, diano ascolto alle informazioni che vengono trasmesse da Israele”. In particolare, secondo la rappresentanza diplomatica israeliana, “nel 2009 la Corte Suprema d’Israele ha descritto Jabarin come un ‘dottor Jekyll e Mister Hyde’, che agisce a volte quale responsabile di un’organizzazione per i diritti umani, a volte come ‘attivista di un’organizzazione terroristica’”. L’ambasciata ha poi evidenziato che l’organizzazione “Addameer ha rappresentato in tribunale Samer Arbid, un terrorista palestinese che lavorava in quell’organizzazione e che ha ucciso in modo crudele e disumano Rina Shnerb, una giovane donna israeliana innocente il cui unico ‘crimine’ era la sua identità ebraica”.