Il futuro di Draghi

“I miei destini non contano, non ho aspirazioni. Sono un nonno al servizio delle istituzioni. Questo esecutivo ha conseguito grandi risultati, andrà avanti indipendentemente da chi ci sarà”. Le parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso della conferenza stampa di fine anno aprono oggi le prime pagine dei maggiori quotidiani italiani. Secondo cronisti e politici, Draghi, pur non dichiarandolo esplicitamente, avrebbe aperto alla sua candidatura al Quirinale. Però ora, raccontano tra gli altri Corriere, Stampa e Repubblica, buona parte dei partiti di governo vorrebbe “ancorarlo” alla presidenza del Consiglio. Lui alle forze politiche ha messo in chiaro due punti: un eventuale nuovo governo non dovrebbe nascere da una nuova legislatura, ma ottenere una larga maggioranza e completare quanto fatto nel 2021. Secondo elemento, la larga maggioranza dovrà esserci anche per la nomina del nuovo presidente della Repubblica.

Il futuro dei vaccini. La variante Omicron continua a diffondersi in Italia e in Europa. Nel nostro paese i casi stanno aumentando in modo significativo e in alcune Regioni questa supera il 30% dei casi. Secondo uno studio sudafricano (primo paese a sequenziare la variante) con Omicron c’è però un rischio più basso di ricovero, come racconta oggi il Sole 24 Ore. Servono però ulteriori accertamenti. Nel frattempo Israele, riporta Repubblica, si prepara a somministrare una quarta dose alla popolazione considerata più a rischio. “Assistiamo a una diminuzione della protezione garantita dagli anticorpi, attestata non soltanto dai test in laboratorio, ma anche dal numero di infezioni che riescono a bucare il terzo vaccino”, afferma Nadav Davidovitch, epidemiologo dell’Università Ben-Gurion e consulente del ministero della Sanità.

L’inchiesta sull’ex capo del Mossad. Yossi Cohen, alla guida del Mossad dal 2016 a inizio 2021, è stato messo in imbarazzo da un servizio dell’emittente israeliana Canale 13. Secondo il giornalista investigativo Raviv Druker Cohen avrebbe avuto un legame romantico extra-coniugale con una hostess della compagnia El Al (che l’interessata smentisce) a cui avrebbe raccontato alcune attività segrete dell’intelligence israeliana. Una vicenda di cui parla oggi il Corriere della Sera, che ricorda il ruolo centrale di Cohen in diverse operazioni contro l’Iran.

Roma, il danno al cimitero del Verano. Un tronco di 20 metri di un pino è caduto all’interno dell’area ebraica del cimitero del Verano, danneggiando diverse tombe. Lo racconta oggi il Messaggero Roma. “Il grosso tronco ha distrutto una fila di loculi vicino al Cimitero Israelitico, laddove da sempre chi va a trovare i familiari morti denuncia la scarsa manutenzione dell’area tanto che per lo stesso motivo nel 2019 l’allora sindaca Raggi era stata costretta a chiudere il cimitero”, ricorda il quotidiano.

Il rapper che si può definire antisemita. Dopo due gradi di giudizio la Corte di Karlsruhe, in Germania, ha ribaltato le decisioni precedenti e sentenziato che sì chi dichiara che “tradimento, corruzione e ricatto” sono “il modo di vivere degli ebrei”; che tutti gli ebrei dalla pelle chiara sono ingannatori e che “ci sono tanti ebrei in questo brutto mondo di molestatori di bambini” può essere definito un antisemita. È il caso del cantante tedesco Xavier Naidoo, autore di queste vergognose affermazioni, che era stato definito nel 2017 da una rappresentante di una ong antirazzista come un antisemita. “Non dovrei dirlo perché ha la denuncia facile, ma può essere facilmente provato”, aveva aggiunto. E puntuale era arrivata la denuncia per diffamazione, racconta oggi il Giornale, con i primi due tribunali a dare ragione a Naidoo e poi, in ultima istanza, il ribaltamento: il rapper antisemita può essere definito tale.

Cile, il presidente anti-Israele. Gabriel Boric si è affermato come nuova guida del Cile, dichiarando di voler cambiare radicalmente il paese. Il suo avversario era un ammiratore di Pinochet nonché figlio di un ex nazista e per molti la vittoria di Boric rappresenta una speranza. Meno per la Comunità ebraica locale, preoccupata per le posizioni radicalmente anti-Israele del nuovo presidente, come racconta Libero oggi. “La Comunità ebraica in Cile mi invia un vasetto di miele per il nuovo anno ebraico, riaffermando il loro impegno con ‘una società più inclusiva, solidale e rispettosa’. Ringrazio il gesto però potrebbero iniziare col chiedere a Israele che restituisca il territorio palestinese illegalmente occupato”, l’affermazione di Boric prima di diventare presidente. A lui sono comunque arrivati gli auguri dal mondo ebraico cileno così come dell’ambasciatrice d’Israele nel paese, con la speranza che nel suo nuovo ruolo assuma posizioni più moderate.

Daniel Reichel