Israele in prima linea
Al via in Israele, con la somministrazione della quarta dose del siero anti-Covid a 150 dipendenti dell’ospedale Sheba, “il primo studio clinico al mondo per testare sicurezza ed efficacia del nuovo richiamo” (Repubblica). Primo a sottoporsi al vaccino il professor Jacob Lavi, che ha poi dichiarato: “Oltre a voler essere protetto io stesso, non volevo esporre i miei pazienti, trapiantati di cuore, al rischio di contrarre Omicron”. Secondo i media israeliani il direttore generale del ministero della Sanità Nachman Ash “potrebbe decidere entro la fine di questa settimana se estendere il secondo booster a tutta la popolazione” (Corriere).
I numeri sono eloquenti: in Germania il lockdown per i non vaccinati ha attutito significativamente l’effetto del virus. I No Vax continuano però ad avere un certo consenso tra la gente. Come in Baviera dove la ragione del loro seguito, spiega Repubblica, “affonda le radici nella medicina alternativa e in quelle forme di resistenza alla medicina tradizionale che in Germania vantano da sempre un pubblico di destra, sin dai tempi del nazismo, del culto della natura e del vegetariano Adolf Hitler”. Ma che oggi “appartengono più tipicamente ad ambienti di sinistra”.
“L’urgenza di cercare una convivenza e la pace in Medio Oriente. Dobbiamo continuare a lavorarci, sempre. Anche se forse non ci riusciremo mai”. Questo, secondo Amos Gitai, il più grande insegnamento lasciatoci in eredità da Yitzhak Rabin. Il regista ne parla con il Messaggero in occasione dell’uscita del suo libro dedicato all’ex premier e al suo assassinio da parte di un estremista di destra.
Resta in carcere Gabriel Alon Abutbul, il presunto complice di Shmuel Peleg. Secondo la sua difesa “l’aereo privato che portò il piccolo Eitan da Lugano a Tel Aviv ‘venne prenotato solo il giorno prima, fu una decisione estemporanea del nonno’ di cui Alon non sarebbe stato messo al corrente” (Libero). Il Tribunale del Riesame di Milano non ha però cambiato idea.
“Il confronto costante ci ha portato finalmente a realizzare un progetto migliore, culturalmente più ricco, rispetto a quello iniziale. Ora è fondamentale che si apra il cantiere e si recuperi finalmente un’area splendida della città”. Così l’assessore all’Urbanistica del Comune di Mantova Andrea Murari nel parlare con il Corriere Milano dei futuri interventi nell’area dell’antico cimitero ebraico cittadino nell’ambito del progetto Mantova Hub.
Avvenire segnala la solidarietà di “13 personalità israeliane” alla presidente della Commissione Esteri della Camera Laura Boldrini. A loro dire non ci sarebbero prove sufficienti per qualificare come “terroristiche” i rappresentanti e le organizzazioni palestinesi ascoltate negli scorsi giorni in audizione.
La Ragione parla con toni elogiativi della figura, più che controversa, di Italo Balbo. Nell’articolo si sostiene che delle leggi razziste “fu avversario dichiarato, ma all’italiana, solo nella cerchia più ristretta, ‘accontentandosi’ di difendere i tanti amici ebrei della sua Ferrara”.
Avvenire si sofferma sulla nuova traduzione per Adelphi delle storie per l’infanzia di Isaac B. Singer, a cura di Elisabetta Zevi e con l’accompagnamento delle illustrazioni di Maurice Sendak che dello scrittore era un ammiratore. Sette racconti che, si legge, evocano “la magia proveniente da un tempo remoto”.
Sconcerto a Montemurlo, in provincia di Prato, dove “ignoti hanno appeso all’albero di Natale del municipio una decina di palline con effigi naziste e l’immagine di Adolf Hitler con un cuore rosso” (Corriere Fiorentino).
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(28 dicembre 2021)