DafDaf gennaio 2022
Le parole, figlie della linea

Si apre con una sfida scherzosa, l’ultimo numero di DafDaf: in copertina una fotografia di Benedetta Guetta – l’amica storica del giornale ebraico dei bambini anima del sito di “cucina ebraica e non” labna.it – annuncia le pagine curate da Claudia De Benedetti. Nelle prossime settimane, fatte di giornate invernali in cui anche a causa del procedere della pandemia molto tempo passeremo in casa, cosa ci sarà di meglio di una “Sfida all’ultimo muffin”? Che ci si metta alla prova con la ricetta tradizionale, o con i muffin arcobaleno il successo è assicurato. Scrive Claudia: “Le origini dei muffin sono molto dubbie: come raccontano le storie, il nome fu citato la prima volta in Inghilterra nel 1703 con la forma ‘moofin’, che secondo alcuni deriverebbe dal francese, ‘mouflet’, o dal tedesco, ‘muffen’, i cui significati sono ‘soffice’ e ‘torta’ e si riferiscono alle caratteristiche tipiche del nostro oggetto del desiderio”.
Se dedicarsi ai dolci non bastasse allora sarà l’arte di Saul Steinberg a offrire spunti per trascorrere ore serene: sono mille i giochi che si possono fare partendo dalla guida che Electa ha preparato per i giovani visitatori della mostra aperta in queste settimane a Milano, in Triennale. Steinberg diceva che le lettere sono più importanti delle parole perché sono “figlie della linea”, sono cioè disegni da guardare, prima che da leggere. Stese ad asciugare su un filo del bucato, o trasformate in case, alberi e montagne, nei suoi disegni le lettere a volte diventano addirittura personaggi con un carattere, delle passioni e dei sentimenti.
Come avevamo già iniziato a raccontare nello scorso numero “Steinberg amava fabbricare le paper bag masks, maschere fatte con i cartocci del pane. Dopo, le faceva indossare agli amici e li metteva in posa. Le loro figure ben vestite risultavano buffe con quelle facce di carta! Saul però non stava solo giocando. Voleva dire che molto spesso quando usciamo di casa indossiamo una specie di ‘maschera’ per piacere agli altri. E ci rendiamo ridicoli”. E in casa si trovano sempre almeno qualche busta di carta e dei pennarelli… basta liberare la fantasia.
E magari provare a creare delle maschere che ci aiutino a tirare fuori le emozioni, come consiglia Aharon Ferrari nella prima puntata della nuova rubrica, dedicata alla psicologia: “Per la psicologia comunicare è una cosa molto importante; infatti, questa scienza usa delle medicine molto particolari, che si chiamano ‘parole’. Un metodo efficace per essere felici è quello di parlare di come ci si sente”. E continua: “Raccontare a qualcuno di cui ci si fida quando si è tristi, ma anche quando si è felici, aiuta tantissimo a comprendere meglio le proprie emozioni e aiuta a farsi capire quando magari ci si sente un pochino giù di morale. Per la psicologia comunicare con le altre persone è fondamentale e ci permette di far passare più velocemente le emozioni che non ci fanno stare bene”.
Di mese in mese Aharon, oltre ad approfondire il discorso più generale, si dedicherà a una singola emozione presentandola ai giovani lettori. Nel numero di DafDaf in distribuzione in questi giorni il tema è la rabbia: “Cosa succede quando siamo costretti a fare qualcosa che non ci piace? Per esempio, quando vogliamo giocare ma non possiamo farlo o quando vogliamo una cosa ma non si può avere? In questo caso non siamo più felici, potremmo essere arrabbiati”.
E se le sue parole non bastano allora possiamo sempre chiedere aiuto a Roberta e a uno dei suoi mostri113… questo mese, ovviamente, abbiamo scelto di presentarvi il mangiarabbia, quel mostro113 che ci viene incontro dicendo: “Se ti senti quasi scoppiare e perdi il self control, affidati a me”. È un mostro cornuto che veste i colori del fuoco, è di animo gentile, nonostante l’apparenza sinistra, inspira rabbia ed espira calma e serenità. Ama cucinare, bivaccare attorno al fuoco, arrostendo pannocchie. Grande appassionato di campeggio è sempre in vacanza, almeno con la testa… un augurio a noi tutti, per questi giorni inquieti.
Buone letture.

Ada Treves social @ada3ves

(2 gennaio 2022)