La nuova stagione del dialogo

È tempo che l’Italia e l’Europa sostengano con più convinzione gli Accordi di Abramo. Lo si chiede su Repubblica in un’analisi sul Medio Oriente in cui si espone il concetto che tali accordi possano rappresentare la giusta cornice “entro la quale collocare una nuova stagione di dialogo fra israeliani e palestinesi”. E questo anche perché “il monolitismo anti-israeliano della Lega Araba è stato spezzato dalle scelte innovative di Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Marocco e Sudan che hanno chiusa la stagione della contrapposizione per scommette su pace, dialogo e sviluppo”. Incoraggianti in questo senso i recenti colloqui tra Gantz e Abu Mazen: la strada, si legge, “è quella dello sviluppo in cambio di sicurezza”. Sempre più accesa invece la tensione con l’Iran. “Azioni e reazioni nell’ombra e mai rivendicate, atti di spionaggio, attacchi informatici che oltre ai danni concreti hanno un impatto psicologico a cui si attribuisce una rilevanza sempre maggiore”, sottolinea La Stampa facendo il punto su quella che si definisce la “guerra psicologica delle minacce”.

È scomparso all’età di 85 anni Piero Dello Strologo, fondatore e Presidente del Centro culturale Primo Levi e animatore del suo premio internazionale. Dello Strologo si è fatto apprezzare, in passato, anche come presidente della Comunità ebraica di Genova (oggi guidata dal figlio Ariel) oltre che come Consigliere e Proboviro UCEI. “L’altissima qualità della riflessione politica, storica, etica innescata nel Centro culturale ha catalizzato la presenza attiva nelle file dell’istituzione dei principali protagonisti della cultura in Italia”, racconta Repubblica Genova. “Il Centro Primo Levi era la sua vita”, sintetizza il Secolo XIX.

Ad ispirare il personaggio di Micol Finzi Contini sarebbe stata non Teresa Foscolo in Foscari ma la sorella Giuliana laureatasi in inglese a Venezia come la protagonista del romanzo di Bassani. È la tesi riportata oggi sul domenicale del Sole 24 Ore. Nella realtà e nella finzione letteraria, si legge, “i professori della commissione di laurea sono sovrapponibili”.

Su Repubblica Natalia Aspesi sostiene che non sia l’ora di una donna al Colle: “Una sola figura femminile italiana mi viene in mente per il difficile ruolo, Liliana Segre, che giustamente ha subito detto no grazie”.

Il Corriere segnala la scomparsa a Gerusalemme di Elihu Katz, 95 anni, uno dei padri della sociologia della comunicazione, vincitore nel 1989 del Premio Israele. Nel corso della sua carriera “si è occupato di sociologia dell’informazione e delle comunicazioni di massa, evidenziando la funzione rilevante degli opinion leader”.

Il cinema Quattro Fontane di Roma rende omaggio ad Ernst Lubitsch con alcune proiezioni di suoi capolavori: a scriverne è il Corriere. L’Espresso parla invece di “Where is Anna Frank”, l’ultimo lavoro di Ari Folman in arrivo nelle sale italiane con il titolo (che si definisce discutibile) “Anna Frank e il suo diario segreto”.

Migliaia di messaggi di augurio sono giunti da tutto il mondo a Lily Ebert, 98enne Testimone della Shoah che col bisnipote gestisce un account su TikTok. Sui social la Testimone “risponde attraverso dei video alla moltitudine di domande dei follower sulla vita all’interno dei campi di concentramento: un tema che ha conquistato oltre un milione di utenti online” (Il Messaggero).

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(2 gennaio 2021)