“In sinagoga, massimo rispetto
delle regole sanitarie”

Un forte senso di responsabilità. È quanto chiede l’Assemblea dei rabbini d’Italia, comunicando le nuove disposizioni da seguire per poter accedere nelle sinagoghe. Un accesso possibile soltanto a chi è in possesso di Green pass. Chi desidera entrare in sinagoga nei giorni di Shabbat, spiega l’Ari, dovrà consegnare a mano o inviare copia del certificato verde alla sinagoga in tempo utile prima dell’inizio di Shabbat (secondo gli orari di ciascuna comunità). All’interno delle sinagoghe, è obbligatorio indossare mascherine FFP2 in maniera corretta, coprendo naso e bocca. Le mascherine chirurgiche non saranno più utilizzabili. Come già previsto in precedenza, è necessario mantenere sempre il distanziamento di almeno un metro.
Tra i provvedimenti poi, la sospensione dei kiddushìm al termine della tefillà. “È ovviamente vietato organizzare pasti all’interno dei locali dei Batè Hakkeneset”, spiega l’Ari, aggiungendo che “non è consentito consumare alimenti o bevande (tè, caffè) nei locali dei Batè Hakkeneset prima, durante o dopo la tefillà”.
“Vista la situazione, – evidenzia l’Assemblea rabbinica – è necessario avere la massima prudenza, tutelando con i propri comportamenti la propria salute e non provocando pericoli per gli altri”.