La svastica della vergogna
Digos al lavoro per individuare gli estremisti di destra che a Roma, nel quartiere Prati, hanno avvolto il feretro di una simpatizzante di Forza Nuova con una bandiera nazista e si sono esibiti in una sfilza di saluti romani. Una quindicina le persone identificate. Almeno sul web, scrive il Corriere, sotto accusa c’è anche il comportamento di due sacerdoti che hanno celebrato le esequie “per non essere intervenuti e aver impedito l’iniziativa”. Per Michele Serra (Repubblica) un episodio che “ci dice qualcosa di incontrovertibile e di orribile: che una giovane donna italiana, nell’anno 2022, viene salutata dai suoi amici nel segno dello sterminio”. Secondo l’opinionista la svastica avrebbe “vinto la sua lunga guerra carsica, è in mezzo a noi, sui muri, nelle curve degli stadi, tatuata su avambracci di nostri simili”.
“L’europeo gentile e tenace”, titola il Corriere nel rendere omaggio a David Sassoli sulla sua prima pagina. “Ciao David”, la scelta comune di Repubblica e Stampa. Numerose le testimonianze e gli aneddoti. “Un europeista sincero innamorato della democrazia, un altruista che si è battuto per cercare di ridurre la distanza tra i cittadini e le istituzioni europee”, il ricordo del Presidente del Consiglio Ue Charles Michel in una intervista con La Stampa. “Un romano acquisito ma innamorato della Capitale come pochi. Cattolico ma molto legato alla Comunità ebraica”, sottolinea il Messaggero.
L’immunologa Antonella Viola (Stampa) si sofferma, con alcune considerazioni critiche, sulla scelta di Israele di avviare la quarta somministrazione del vaccino agli over 60 e al personale medico e infermieristico. Una idea discutibile, sostiene, “perché, come nel caso della terza dose, anche questa volta ci si muove seguendo sì la logica, ma senza precise evidenze scientifiche”.
Di Israele parla anche il Corriere nel suo corsivo del giorno: il tema è la leva obbligatoria e il crescente appeal delle unità d’intelligence rispetto ad altre possibilità di impiego. “Ormai l’élite militare più ambita è cyber”, si legge al riguardo.
Nelle prossime ore otto nuove pietre d’inciampo saranno messe a dimora tra le strade di Torino. Un’occasione per fare memoria di “ebrei vittime delle deportazioni razziali, ma anche resistenti e oppositori politici deceduti nei campi nazisti” (Repubblica). Gunter Demnig, il loro ideatore, sarà insignito nel pomeriggio di un riconoscimento dell’Accademia Albertina. La Comunità ebraica tra le istituzioni coinvolte.
Il Corriere intervista David Ottolenghi, in arte Gioele Dix. “Gioele – spiega il popolare attore – per rendere omaggio al mondo biblico che mi appartiene. Mi piaceva l’idea del profeta, quello delle cavallette. Ai tempi non era molto usato, tant’è che anni dopo mi intervistarono perché c’era stato un incremento significativo dei bambini con il mio nome”.
La Stampa anticipa un brano dalla nuova edizione ampliata del saggio Se Auschwitz è nulla di Donatella Di Cesare. In esso l’autrice mette in guardia sul rischio di sottovalutare la rilevanza assunta oggi dal negazionismo della Shoah.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(12 gennaio 2021)