“Memoria, una rete che progetta”

“Ho visto crescere nei numeri, nella qualità dell’impegno intellettuale e nella passione civile questa manifestazione. Credo che l’Amministrazione comunale negli anni abbia saputo onorare una memoria che vuole essere il più possibile condivisa al di là delle barriere sociali, ideologiche o di altro tipo, in modo che niente di anche lontanamente simile possa accadere in futuro”.
Così Ermelinda Damiano, la presidente del Consiglio comunale di Venezia, nel presentare le iniziative messe in campo localmente per il Giorno della Memoria. Per questo, ha aggiunto, “sono grata a tutte le associazioni e a tutti gli enti che hanno saputo essere una ‘rete di Memoria’ che progetta e opera con grande impegno e senso delle istituzioni”. La cerimonia cittadina si svolgerà domenica 23 gennaio alle ore 11 e sarà ospitata presso il Teatro La Fenice. Previsti gli interventi del sindaco Luigi Brugnaro, del presidente della Comunità ebraica Dario Calimani e del sovrintendente Fortunato Ortombina, cui seguirà il reading letterario musicale “Tra il mare e la sabbia. La vita di Virginia Gattegno” con testo e regia di Matteo Corradini.
Giovedì 27 gennaio avverrà invece la posa di 29 pietre d’inciampo: un’iniziativa a cura del Comune, del Centro Tedesco di Studi Veneziani, della Comunità ebraica, del Consiglio d’Europa Sede italiana – Venezia e Iveser con la collaborazione di Veritas S.p.A.
I nomi che saranno incastonati nel ricordo, partendo dal primo appuntamento in Campo Santa Maria del Giglio alle 9, saranno quelli di Fanny Finzi, Anna Jona, Angelina Vivante, Achille Perlmutter, Bruno Perlmutter, Gilmo Perlmutter, Ida Aboaf, Adelaide Scaramella Messulam, Anna Scaramella Messulam, Rosetta Scaramella Messulam, Angelo Grassini, Mirna Grassini, Raffaele Grassini, Lina Nacamulli, Anna Forti, Anselmo Giuseppe Forti, Giuditta Forti, Regina Finzi, Davide De Leon, Elena Nacamulli, Mara Nacamulli, Abramo Melli, Ada Melli, Amalia Melli, Enrichetta Melli, Oscar Carli, Benedetta Dina Polacco, Salvatore Vivante, Adolfo Nunes-Vais . Un’ulteriore pietra sarà posta il giorno successivo a Mestre in ricordo di Vittorio Bassi.
“Un mosaico sempre più ampio per mantenere viva la memoria, che non vuole rappresentare solamente un cerimoniale, ma anche un momento dall’alto valore morale e civile”, si evidenzia al riguardo. Un’occasione che si ripete anche quest’anno, quindi, “per restituire dignità e identità perdute, nomi, volti e anima a quei cittadini veneziani che furono strappati alla vita e consegnati all’orrore e alla morte”.
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(13 gennaio 2022)