Pandemia, i dati da comunicare
Cambiare il bollettino che misura il contagio in Italia. È la richiesta che le Regioni vogliono porre al governo, secondo quanto riportano i quotidiani di oggi. In particolare l’idea, scrive Repubblica, è di considerare casi Covid “solo i sintomatici, di togliere il tampone di fine quarantena per chi non ha sintomi e rivedere le regole per le scuole elementari”. Se dovesse passare questo principio, rileva ancora il quotidiano, “i casi del conteggio giornaliero sarebbero solo quelli delle persone sintomatiche, che oggi rappresentano una minoranza, circa il 30% dei positivi. Grazie al vaccino infatti è diventato molto alto il numero di coloro ai quali l’infezione non dà alcun problema”.
Salvati dai vaccini. A chiarire con i dati l’impatto dei vaccini sulla pandemia, l’immunologo Sergio Abrignani, intervistato dal Corriere della Sera. “Fino alla primavera del 2021, prima dell’uso estensivo dei vaccini, il Covid in Italia era letale nel 2-3% dei casi, avevamo al picco ogni giorno 30-40 mila infezioni e 700-900 morti. – ricorda Abrignani – Il 12 gennaio, con circa il 94% della popolazione ultra 60enne vaccinata con almeno due dosi e molti con tre, e con la variante Omicron che ha preso il sopravvento, la media settimanale è di 172.500 casi e 216 morti al giorno, quindi una letalità dello 0,12%”. Per l’immunologo è ancora presto per parlare di quarta dose: “Quando avremo i dati di Israele si deciderà come proseguire la campagna vaccinale”. Però, aggiunge Abrignani, “non ha molto senso ripetere una quarta dose a 2-3 mesi dalla terza con un preparato non aggiornato”. Della scelta israeliana di avviare la quarta somministrazione parla anche il Fatto Quotidiano: “Dopo i risultati preliminari di uno studio che ha testato 154 soggetti, si può dire che ‘la quarta dose è sicura’ e aumenta di 5 volte gli anticorpi contro la Spike originaria (di Wuhan) nei soggetti sani”, scrive il quotidiano italiano citando Haaretz. “Quale sarà la durata della protezione nei soggetti fragili, anziani e immunodepressi è ancora da capire”.
Milano, gli abusi in piazza. Continuano le indagini a Milano sulla notte di Capodanno quando gruppi di giovanissimi hanno molestato, aggredito, violentato e rapinato alcune ragazze nel centro della città. Repubblica e Corriere segnalano il fermo di due persone, una a Torino e una a Milano, e danno voce alle testimonianze delle ragazze: “Tutto intorno era uno schifo, c’erano molti ragazzi e chiunque passasse si prendeva la libertà di mettere le mani addosso”.
La svastica a Roma. Fino a questo momento sono 20 le persone identificate dalla Digos tra coloro che hanno partecipato al funerale a Roma di una simpatizzante di Forza Nuova, terminato con una bandiera con la svastica apposta sul feretro e con saluti romani. “La procura – segnala il Corriere Roma – ha già aperto un fascicolo, fra i reati che potrebbero essere ipotizzati ci sono apologia di fascismo aggravata dalla legge Mancino e vilipendio della religione di Stato. Non si esclude tuttavia che possano essere identificate anche altre persone con le immagini registrate dalla polizia scientifica nel corso della cerimonia funebre: da accertare chi abbia organizzato l’esposizione della svastica sul sagrato”.
La Francia e i predicatori d’odio. Il ministro dell’Interno francese Gérald Dannanin ha annunciato la chiusura di una moschea a Cannes, sulla Costa Azzurra, perché teatro di “discorsi antisemiti”. Si tratta di un provvedimento che fa parte della politica del “pugno di ferro del governo sui predicatori d’odio”, scrive oggi Avvenire, e contro i luoghi di culto, in particolare islamici, sospettati di “separatismo”, ossia di divergere dai principi repubblicani. “La tempistica scelta dal governo per questa serie di provvedimenti – scrive Avvenire – suscita pure sospetti e critiche incrociati da parte di chi interpreta le misure in chiave elettorale”.
Essere Golda Meir. Il Foglio ritorna sulla piccola polemica sulla decisione di far interpretare all’attrice Helen Mirren la Prima ministra israeliana Golda Meir. “Se c’è una grande attrice che può interpretare la donna di ferro di Israele, quella è Mirren. – scrive il Foglio – Si è opposta sia agli sforzi dei gruppi filo palestinesi di boicottare Israele sia alla decisione di artisti internazionali di evitare lo stato ebraico”.
Dialogo. “Di fronte alla pandemia ci salviamo soltanto insieme?”. È il tema del confronto in programma oggi tra il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni e il vescovo di Frosinone-Veroli Ferentino, Ambrogio Spreafico. A segnalarlo, Avvenire, ricordando come l’incontro è parte delle iniziative organizzate in occasione della XXXIII Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei.
Segnalibro. Nel suo Buongiorno su La Stampa, Mattia Feltri riflette sull’ultimo saggio della filosofa Donatella Di Cesare, Se Auschwitz è nulla (Bollati Boringhieri). “Nella convincente tesi di Di Cesare, – scrive Feltri – il negazionismo della Shoah, fondato sull’idea della grande menzogna degli ebrei, riproduce il cliché dell’ebreo ingannatore che della Shoah è alle origini, e la fondazione dello Stato di Israele è conseguenza di quelle stesse menzogne: c’è dunque una parentela stretta fra antisemitismo, negazionismo e antisionismo, un trittico riemerso con il complottismo sull’abbattimento delle Torri Gemelle”. Umberto Gentiloni, invece, su Repubblica parla dell’uscita di due volumi a cura dello storico Mauro Canali con al centro il gerarca fascista Rodolfo Graziani (uno è il Diario di Graziani del 1940) e carte emerse per la prima volta negli Stati Uniti.
Museo del razionalismo. L’ex Casa del Fascio di Como sarà la sede del museo del Razionalismo, grazie allo stanziamento di fondi da parte del Governo Italiano. Ad annunciarlo, scrive Libero, il consigliere comunale Claudio Borghi, parlamentare della Lega e promotore dell’iniziativa.
Daniel Reichel