“Siria, crimini contro l’umanità”
La condanna tedesca al regime

Il tribunale tedesco di Coblenza ha condannato all’ergastolo per crimini contro l’umanità Anwar Raslan, ex colonnello dei servizi siriani sotto Bashar al-Assad, accusato della morte di molti prigionieri e di migliaia di casi di tortura. “Si tratta di una sentenza storica. – scrive Repubblica – la prima che riconosce la tortura e l’omicidio come metodo di repressione da parte dello Stato siriano nei dieci anni seguiti allo scoppio della rivolta civile del marzo 2011”. La sentenza è storica, aggiunge La Stampa, anche perché è “il primo procedimento sui crimini in Siria che si svolge sulla base della giurisdizione universale”. “Questo è un chiaro esempio di come i tribunali nazionali possano e debbano colmare le lacune di responsabilità per crimini come questi, ovunque siano stati commessi, – ha detto l’Alto Commissario per i diritti umani Michelle Bachelet – attraverso indagini e processi equi e indipendenti svolti in linea con le leggi e gli standard internazionali sui diritti umani”.

I conti con la pandemia. Per l’Istituto superiore di sanità non ci sono dubbi: nel bollettino dei positivi non si devono fare distinzioni tra sintomatici e asintomatici, e tra contagiati ricoverati con sintomi Covid e degenti positivi ma in cura per disturbi diversi. Una modifica in tal senso, come chiesto dalle Regioni, potrebbe portare a una sottovalutazione della “pandemia, soprattutto in una fase come questa in cui la circolazione del virus è ancora piuttosto fuori controllo”. Lo scrive il Corriere, spiegando la posizione dell’Iss. Intanto il mondo continua a guardare a cosa accade a Israele, dove è stata avviata la quarta somministrazione. Delle misure adottate parla il demografo Sergio Della Pergola al Corriere del Ticino, spiegando come “Oggi i casi gravi sono in aumento ma praticamente riguardano solo persone non vaccinate. E la prova schiacciante che il vaccino evita che un contagiato abbia ripercussioni pesanti dal virus”. Dall’altro lato Della Pergola evidenzia come l’opinione pubblica abbia criticato il governo “in quanto nell’affrontare la pandemia l’Esecutivo ha cambiato rotta diverse volte”, applicando misure più severe per poi allentarle poco dopo. “La popolazione ha così faticato a capire determinate decisioni”.

Spiare per l’Iran. I servizi di intelligence israeliani hanno annunciato di aver scoperto una rete di spie, quattro donne e un uomo, che passavano informazioni dietro compenso a Teheran. I cinque sarebbero stati reclutati via Facebook da un agente iraniano che si spacciava per ebreo residente in Iran senza mostrarsi mai in volto durante le conversazioni. Ne parla oggi il Corriere della Sera, riportando l’appello del Premier Naftali Bennett ai propri cittadini “a stare all’erta e a diffidare dei tentativi di creare polarizzazione nella società e minare la stabilità politica”. A proposito di vicende preoccupanti, il Quotidiano nazionale racconta le denunce di abusi sessuali all’interno della realtà haredi d’Israele.

Leggi razziste e saccheggio di Stato. Sul Corriere della Sera Gian Antonio Stella presenta l’ultimo lavoro della storica Ilaria Pavan, Le conseguenze economiche delle leggi razziali (Il Mulino). Racconto di come dal 1938 fu avviato un “saccheggio legalizzato ai danni degli ebrei” da parte del regime fascista e non solo. Il lavoro di Pavan, spiega Stella, “spazza via una volta per tutte, ammesso ce ne fosse bisogno, l’immagine di un regime e un Paese costretti a accettare ‘riluttanti’ il razzismo antiebraico perché ‘forzati dall’alleato nazista’. Non andò così”. La storica evidenzia come “da parte dell’apparato statale, tanto centrale che locale, non sembrò manifestarsi alcun cedimento nell’applicazione solerte e rigorosa della legislazione antiebraica” e “centinaia di carte e documenti esaminati non riportano nessuna voce, neppure sommessa, di dissenso o solo di dubbio o esitazione”.

Segnalibro e Memoria. Diversi i libri in tema di Memoria che escono in queste settimane, con coinvolti anche diversi quotidiani. Il Sole 24 Ore porta ad esempio in edicola il libro Varsavia 1944. Storia della distruzione di un città di Paolo Colombo. Il Fatto Quotidiano presenta invece il romanzo – edito dalla sua casa editrice, Paper First – Sono nel vento, scritto da Andrea Delmonte.

Dialogo. Diverse iniziative in tutta Italia legate alla 33esima Giornata del dialogo ebraico-cristiano. A Roma ad esempio la tavola rotonda (domenica 16, ore 16.30) dedicata al tema “Necessità e urgenza dello sviluppo del dialogo ebraico cristiano”, a cui parteciperanno tra gli altri, Guido Coen, Claudia Di Cave, Clelia Piperno. A Milano, Avvenire segnala l’incontro con Milena Santerini, Bruno Segre e Claudia Milani. Il quotidiano riporta anche l’iniziativa a Faenza a cura di Miriam Camerini, “Shabbat di tutti”.

Sul piccolo schermo. Il Venerdì di Repubblica dedica un approfondimento a film e serie televisive presenti sulle piattaforme online firmate da registi israeliani e palestinesi.

Sentenze. La Corte dei Conti ha ritenuto che l’Ospedale Israelitico di Roma dovrà risarcire la Regione Lazio per 8 milioni di euro per aver ottenuto, tra il 2007 e il 2009, rimborsi non dovuti. Ne scrive il quotidiano La Notizia, raccontando come l’Ospedale abbia fatto ricorso, spiegando che “la Regione ha già recuperato tutte le somme contestate, come emergerebbe dai giudizi davanti al Tar del Lazio e al Tribunale civile di Roma”. “I giudici contabili – prosegue La Notizia – hanno però definito il ricorso inammissibile e confermato la condanna”.

Daniel Reichel