Milano, dalla Memoria all’identità ebraica
un mese di iniziative e incontri

Dallo studio dell’ebraico alle ferite del terrorismo, dal ruolo della Memoria nel presente ai rapporti tra la minoranza ebraica e le istituzioni fino al ruolo di Israele come modello nella sfida globale contro la pandemia. A gennaio ripartono i cicli di conferenze e i programmi culturali con al centro l’ebraismo e temi ad esso collegati. In particolare molte le iniziative proposte dell’assessorato alla Cultura della Comunità ebraica così come quelle avviate dal Memoriale della Shoah di Milano. Nel pomeriggio (ore 18.30), ad esempio, il Memoriale propone il dialogo tra lo storico delle idee David Bidussa e il giornalista Paolo Berizzi. Al centro del confronto, il libro-inchiesta di Berizzi, È gradita la camicia nera (Rizzoli), racconto di come Verona sia diventata la città laboratorio dell’estrema destra in Italia. (incontro online, sulla pagina Facebook del Memoriale).
Un altro libro è stato poi al centro del confronto dell’ultimo appuntamento promosso dall’assessorato alla Cultura della Comunità ebraica milanese: Mai più! Usi e abusi del Giorno della Memoria (Sonda) di Ugo Volli. A curare l’incontro e dialogare con l’autore sul significato del volume che apre un ragionamento sul futuro del 27 gennaio e la necessità di contrastare le distorsioni della Memoria, Claudia De Benedetti, Roberta Vital e Vittorio Robiati Bendaud con l’intervento del rabbino capo di Milano rav Alfonso Arbib.
Tra le iniziative in calendario promosse della Comunità, la nuova lezione del corso di ebraismo di oggi (ore 19.00) intitolata Il periodo degli Shoftim (Giudici) e la sua importanza per il popolo ebraico, curata da rav Ariel Finzi. L’approfondimento organizzato per la prossima domenica invece vedrà un confronto a più voci dedicato a un doloroso anniversario: il quarantennale dell’attentato alla sinagoga di Roma. In particolare ci si soffermerà sulle responsabilità dello Stato italiano e sulle nuove carte emerse a riguardo. Ad intervenire all’incontro: David Meghnagi, Riccardo Pacifici, Ariela Piattelli, Vittorio Robiati Bendaud, Giulio Terzi di Sant’Agata, Ugo Volli, con Davide Romano a fare da moderatore.
Tornando invece al programma del Memoriale della Shoah di Milano, due le iniziative in settimana. Il 19 gennaio (ore 18.30) sarà presentata la riedizione del volume William Congdon nell’inferno di Bergen Belsen da parte di Biblion Edizioni. Una guida ragionata, a cura di Stefano Bruno Galli e Rodolfo Balzarotti, incentrata sulla mostra in corso al Memoriale “William Congdon. In the Death of One”. Il giorno successivo (20 gennaio), Carlo Greppi, in dialogo con la giornalista Micol Sarfatti, presenta il suo saggio storico, Il buon tedesco, dedicato alla figura del capitano Rudolf Jacobs.
Sempre in tema di saggi, il 24 gennaio (ore 18) sarà invece presentato l’ultimo lavoro del giurista Giorgio Sacerdoti, Diritto ed Ebraismo. Italia, Europa, Israele. Sessant’anni di interventi e battaglie civili (Il Mulino).
Il modello Israele rispetto alla lotta alla pandemia sarà invece al centro dell’incontro organizzato dal Rotary Club Milano Nord Ovest e intitolato “Crisi sindemiche e proposte di politiche della salute: esperienze in Israele’”. Ad intervenire, il Nadav Davidovitch della Ben Gurion University e Zamir Halpern del Medical Center di Tel Aviv.