Il notaio di Amsterdam

Per salvarsi assieme alla moglie, il notaio di Amsterdam, membro del consiglio ebraico di Amsterdam, ha venduto un numero di ebrei rivelando i loro nascondigli ai nazisti. Fra quegli ebrei, Anna Frank e la sua famiglia. Non importa riscrivere il nome del notaio, il povero notaio. E che Anna Frank sia stata fra quegli ebrei denunciati e traditi poco importa davvero. Se al posto di Anna ci fossero stati altri ebrei non avrebbe fatto differenza, sempre di spaventosa tragedia si sarebbe trattato.
Al centro della vicenda, oggi, è in verità il povero notaio, il povero miserabile capro espiatorio, la povera vittima della disumana belva nazista, che nel suo percorso criminale ha reso belve le sue vittime.
Il notaio di Amsterdam è stato uno dei tanti miserabili antieroi che hanno scelto di salvarsi a scapito di qualche loro fratello. Il massimo compromesso a cui possiamo spingere la contaminazione della nostra pietà è condannare all’oblio il suo povero nome. Che Dio lo perdoni, se può, e perdoni con lui tutti i traditori che si sono sporcati le mani del sangue delle nostre Comunità.

Dario Calimani

(18 gennaio 2022)