Carlo Rimini (1932-2022)

È scomparso all’età di 90 anni Carlo Rimini, storico esponente dell’ebraismo veronese che ha guidato per oltre trent’anni dai primi Anni Ottanta al 2014. Un’esperienza di servizio indelebile nel ricordo e nella considerazione generale.
“Perdiamo una figura fondamentale nella nostra storia, l’artefice di un periodo di rinascita per tutta la Comunità” racconta Davide Orvieto, Consigliere UCEI di riferimento per Verona. Determinante infatti il suo impegno personale “per alcuni lavori di ristrutturazione e riqualificazione che hanno rappresentato una svolta, oltre che per un’azione di risanamento che ci ha permesso di godere di una migliore situazione finanziaria”. Risultati frutto non del caso ma “di una grande professionalità, oltre che di una presenza assidua: la Comunità era la sua seconda casa, la viveva ogni giorno”.
Rimini era nato nel 1932 e a sei anni dovette affrontare l’espulsione da scuola a causa della promulgazione delle leggi razziste. Il suo 25 Aprile, ha scritto il quotidiano locale l’Arena, “fu vedere i tedeschi in fuga nelle campagne della Bassa con gli occhi di un ragazzino di 13 anni la cui infanzia era trascorsa nascondendosi”.
Nel dare la notizia della sua scomparsa presidente, rabbino e Consiglio della Comunità di Verona hanno evidenziato la sua caratteristica di vero e proprio “protagonista della vita comunitaria”. 
Sia il suo ricordo di benedizione.