Memoria, i giovani protagonisti

La vicenda degli ebrei stranieri in Italia al centro dell’undicesima edizione di Memorie di Famiglia, il format ideato da Giordana Menasci e Anna Orvieto per conto del Centro Ebraico Il Pitigliani. Come consuetudine giovani protagonisti con storie e racconti di famiglia che hanno visto ricordate le figure di Dario Schapirer, Leone e Natalia Ginzburg, Ernesto Lazar e Anny Schiff Lazar, Moszek Paserman, Arminio Wachsberger, Mosè Dana, Guido Prister, Ursula Steinitz e Marco Tenenbaum, Marek Jablonko, Jacinthe Menasce e Sion Burbea.
“Un progetto maturo per crescere ulteriormente, per diventare un punto di riferimento più completo nella narrazione della memoria dei fatti storici accaduti durante la Shoah” il pensiero espresso dalle due curatrici. A sostenere questo sforzo, all’insegna del messaggio “I giovani tramandano le storie dei nonni”, Fondazione CDEC di Milano, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, Fondazione Museo della Shoah di Roma, Associazione Figli della Shoah, Progetto Memoria. A curare l’introduzione storica Anna Foa, che ha evidenziato la specificità antisemita dell’internamento del 1940 in quanto “esso coinvolse, per molta parte, sudditi di paesi di cui l’Italia fascista era alleata, la Germania, l’Austria sotto il Reich, internati in quanto ebrei, cioè nemici del Terzo Reich”. Oltre evidentemente al fatto “che quelli che non furono liberati dall’avanzata angloamericana furono consegnati alla deportazione e alla morte”.
Una vicenda sulla quale si sono soffermati, con punti di vista diversi, i tanti giovani coinvolti.
L’evento è stato presentato e moderato da Nando Tagliacozzo. Ad aprire la maratona di testimonianze i saluti del presidente del Pitigliani Bruno Sed, del presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia, della vicepresidente di Figli della Shoah Susanna Barki.

(Nell’immagine: una cartolina inviata da Sion Burbea dal campo di Biberach)