Lotta all’antisemitismo
Il Rapporto finale – gennaio 2022 – Strategia nazionale di lotta all’antisemitismo – Presidenza del Consiglio Gruppo tecnico di lavoro per la ricognizione sulla definizione di antisemitismo approvata dall’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance) riferisce che il 17 gennaio 2020 il Consiglio dei Ministri, in coerenza con la risoluzione sulla lotta contro l’antisemitismo adottata dal Parlamento europeo il 1° giugno 2017 e con le conclusioni del Consiglio europeo del 13-14 dicembre 2018, ha accolto la seguente definizione di antisemitismo: “L’antisemitismo è una certa percezione degli ebrei che può essere espressa come odio nei loro confronti. Le manifestazioni retoriche e fisiche di antisemitismo sono dirette verso le persone ebree, o non ebree, e/o la loro proprietà, le istituzioni delle comunità ebraiche e i loro luoghi di culto”. Inoltre, in questa data il Consiglio dei Ministri ha nominato la professoressa Milena Santerini come Coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo.
Il 23 gennaio 2020 su Moked si legge: “Ancora una volta e anche in questa forma teniamo a ringraziare lei e tutta la compagine governativa per l’adozione della definizione di antisemitismo formulata dall’International Holocaust Remembrance Alliance e per la nomina del Coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo nella persona di Milena Santerini. A tal proposito – e tenendo bene a mente quanto tale definizione, essendo composta di una parte generale e di una parte esemplificativa di condotte che configurano forme di antisemitismo, sia qualificata dall’IHRA stessa come ‘definizione operativa’ e quindi senza valore giuridicamente vincolante (inteso soprattutto come impatto sulla normativa penale) – le rappresento l’importanza di un riferimento, nel vostro testo governativo, all’intero documento dell’IHRA, ivi inclusi gli esempi indicati, e non solo alla parte introduttiva generale”.
È quanto scrisse la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, in un messaggio inviato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Tale riferimento, così come il richiamo alla risoluzione del Parlamento Europeo – scrive la Presidente UCEI – è fondamentale per tracciare il percorso sul quale lavorare nei prossimi mesi, assieme al Coordinatore, esaminando le diverse situazioni, al di là della generica affermazione. Tale approccio, oltre ad allineare l’Italia a tutti gli altri Paesi che hanno recepito il documento dell’IHRA, potrà essere anche un autorevole punto di riferimento per altri contesti istituzionali nei quali si sfiorano o si affrontano faticosamente tali condotte”.
Nel citato Rapporto finale si riferisce anche che il 27 gennaio il Consiglio dei Ministri, in occasione del Giorno della Memoria, ha ribadito l’impegno a promuovere e a rafforzare la memoria della Shoah (Olocausto) e a contrastare l’antisemitismo in tutte le sue forme. A tale scopo il Governo ha accolto l’intero documento IHRA sull’antisemitismo, compresi gli esempi, facendo riferimento ad esso per avviare un percorso di ricognizione delle espressioni e delle condotte di antisemitismo, al fine di giungere a un’adozione della definizione in diversi contesti sociali e istituzionali.
Ne consegue che dall’impegno istituzionale, nell’indispensabile cornice delle diverse delibere e voti dei diversi organi dell’Unione Europea, sono scaturiti dei passi importanti per sostenere la civile convivenza nel Paese, indispensabile per il progresso nazionale e il consolidamento della democrazia, senza i quali la società italiana rimarrebbe priva di fondamentali punti di riferimento per affermare vieppiù la posizione che compete al nostro Paese nella virtuosa competizione internazionale nell’ambito dei diritti civili, sociali ed economici.
Emanuele Calò, giurista
(25 gennaio 2022)