Ticketless – Poesie

Non è un lavoro uscito per il 27 gennaio 2022 che vorrei oggi consigliare, ma è destinato, ci si augura, a un largo uso nel mondo della scuola. Un dittico di “voci narrative sulla Shoah”. Una doppia antologia che s’intitola Nel buco nero di Auschwitz. La seconda parte è uscita nell’anno che appena s’è concluso ed è dedicata alla prosa. Oggi però io vorrei risalire alla prima, uscita nel 2019 e destinata a rimanere, a quanto sembra per un po’, un unicum. Un’antologia dei poeti che hanno scandagliato quel buco nero. Per i tipi di Interlinea questo lavoro, che è da considerarsi, a tutti gli effetti, un manuale scolastica nella più alta accezione del termine, l’ha composto un critico (e poeta lui stesso), Giovanni Tesio, studioso che i lettori ricordano per i suoi lavori su Levi. Anzi per essere stato, negli anni in cui la fama dello scrittore torinese non era la stessa di oggi, lo ricordiamo qui come uno dei pochi ad avere avuto uno stretto contatto con il laboratorio di scrittura di Levi, negli anni della solitudine e dell’isolamento. Sereni, lo stesso Levi, la memoria di Saba, Quasimodo in un crogiuolo che è innanzitutto una risorsa per chi crede nel valore educativo della grande poesia. Sono materiali rari, che difficilmente finiscono nelle antologie scolastiche, emarginate come spesso è la poesia del Novecento nei programmi ministeriali e nelle collane editoriali. Sono testi, introdotti con sapienza, annotati, inquadrati ciascuno nel proprio contesto, con continui rimandi a realtà europee altrettanto poco conosciute. Una lettura vivamente consigliabile ai docenti che non si accontentano della trita formuletta indebitamente addebitata a Adorno, secondo cui dopo Auschwitz la poesia sarebbe diventata impossibile.

Alberto Cavaglion