Cultura perseguitata,
una pagina per fare Memoria
Le testimonianze, le immagini e i documenti familiari, anche multimediali, di chi allora operava e studiava presso gli enti di ricerca, le università e le accademie. È quanto si propone di raccogliere la pagina web “Pagina della Memoria” lanciata in occasione del 27 gennaio dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), con il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Comunità ebraica di Roma e del Museo ebraico di Bologna.
Moltissimi, si ricorda, furono gli intellettuali, scienziati, professori e studenti espulsi dalle istituzioni culturali italiane; altri riuscirono a continuare la loro opera rifugiandosi all’estero, contribuendo così allo sviluppo culturale del paese che li aveva meritoriamente accolti. Fra le persone allontanate anche “molte donne la cui partecipazione agli studi e alla vita accademica, nella società ebraica, era assolutamente all’avanguardia rispetto alle consuetudini dell’epoca”. L’iniziativa ha tra gli altri il sostegno della senatrice a vita Liliana Segre, che ricorda: “Fare memoria nei luoghi di cultura ha un valore doppio”. E questo perché “permette di immunizzarsi contro la peggiore delle pandemie, quella che ha appestato il mondo di odio ed intolleranza”.
I contributi possono essere inviati all’indirizzo pagina.memoria@ingv.it e saranno pubblicati sul sito.
La Pagina della Memoria, spiega Aldo Winkler, referente del progetto, sarà preservata e continuamente aggiornata: i contributi raccolti in collaborazione con la comunità scientifica potranno essere fruiti nell’ambito di eventi e iniziative che coinvolgano scuole, centri di documentazione ed enti culturali.
(27 gennaio 2022)