Sport e Memoria, la voce dei campioni

Si calcola che tra i sei milioni di vittime del nazifascismo, abbiano perso la vita anche sessantamila atleti, di cui 220 di alto livello.
Al loro ricordo è dedicato “Un giorno nella memoria. Un legame nel tempo, nel nome dello sport”, format di Sky Sport per il 27 gennaio in cui tre grandi campioni del presente prestano il loro volto e la loro voce a grandi campioni del passato, per ricordarne le vite, prima ancora che i percorsi sportivi.
Protagonisti del format i tre olimpionici Filippo Tortu, Alessandro Miressi e Martina Santandrea. Con il primo che ricorda Franz Orgler, considerato negli anni ’30 la più giovane promessa dell’atletica tedesca sui 400 e gli 800 metri. Unico atleta ebreo ammesso alla preparazione olimpica, “fu estromesso dalle Olimpiadi del 1936 appena prima del loro inizio”. Costretto a fuggire in Svezia sotto altro nome per sopravvivere, continuò a correre e in seguito ad insegnare. Miressi rivive invece la storia di Alfred Nakache, “il nuotatore di Auschwitz”, quarto ai Giochi di Berlino nella finale della staffetta 4x200sl davanti ai tedeschi e detentore del record del mondo nei 200 rana/farfalla, che nel lager nazista perse la moglie e la figlia. Santandrea porta infine in scena la figura di Agnes Keleti, la più anziana campionessa olimpica ancora in vita: 101 anni appena festeggiati, cinque ori e dieci medaglie olimpiche tra Helsinki ’52 e Melbourne ’56, nonostante il nazismo e la successiva invasione sovietica di Budapest.