Il Giorno della Memoria a Torino
“Memoria, vaccino contro le derive”

“Stiamo assistendo ad una incredibile crescita di fenomeni di antisemitismo e intolleranza, in Italia come nel resto del mondo, per questo essere qui oggi ha un valore enorme, è come se dovessimo ogni anno fare un vaccino contro queste derive”.
Così il presidente della Comunità ebraica di Torino Dario Disegni nel suo intervento in Comune per il Giorno della Memoria. Ad essere citati i dati in merito dell’Osservatorio Antisemitismo che, ha fatto notare Disegni, “ci dicono che fenomeni inquietanti di antisemitismo e banalizzazione della Shoah sono in aumento: basti pensare alla recente e vergognosa manifestazione dei No Vax a Novara con manifestanti vestiti con camicioni a righe e stella gialla sul petto per denunciare una similitudine tra loro e i deportati nei lager”. Manifestazione, ha sottolineato, “alla quale abbiamo risposto qualche giorno fa con la Run for Mem”.
Temi e preoccupazioni affrontate anche dal sindaco Stefano Lo Russo: “Il Giorno della Memoria – le sue parole – è un’occasione per ricordare soprattutto ai giovani, ma non solo, un pezzo della nostra storia che non potrà mai essere dimenticato. Senza alcun spirito paternalistico, ma con il sincero e sentito desiderio di condividere i valori su cui il nostro paese è fondato”. Tra gli eventi che hanno caratterizzato il Giorno della Memoria a Torino, alla presenza anche del rabbino capo Ariel Di Porto, la messa in scena del Diario di Anne Frank al Teatro Regio. Agli organizzatori è arrivato un messaggio di sostegno della senatrice a vita Liliana Segre: “Di testimonianze, scritte ed orali, anche di opere di valore artistico ne furono prodotte molte, non solo dopo il 1945, ma persino durante la detenzione, da parte di scrittori, poeti, musicisti, nessuna ha però l’impatto e la forza evocativa del diario di Anne”.