Liliana Segre a Pagine Ebraiche:
“Sempre grata a Mattarella, contenta per la sua rielezione”

“Sarò sempre grata al Presidente Mattarella sia per la scelta simbolica di nominarmi senatrice a vita sia per aver scelto, come primo atto nel 2015, di visitare le Fosse Ardeatine. Ha dato un chiaro messaggio al Paese e non posso che essere contenta per la sua rielezione”.
Di ritorno da Roma, dopo aver partecipato a tutte le votazioni in Parlamento, la senatrice a vita Liliana Segre esprime a Pagine Ebraiche tutta la sua soddisfazione per questo secondo mandato. “Sono stata presente con la testa e con le gambe tutta la settimana. Per niente assente” spiega, alludendo alla sua scelta di non voler mancare a nessuna delle votazioni. Aggiunge poi: “Sono contenta che sia andata a finire così”.
Sulle dinamiche politiche non vuole intervenire: “L’unica battuta che posso fare è: ai posteri l’ardua sentenza”. Poi però tiene a ricordare il valore della scelta di Mattarella di recarsi alle Fosse Ardeatine. “Tutti i Capi di Stato – riflette – ci sono andati prima o poi durante i loro mandati, ma lui è stato l’unico, che io sappia, ad andarci come primo atto dall’insediamento. E questo non dobbiamo mai dimenticarlo. Questa sensibilità è stata una costante della sua presidenza. Anche la mia nomina, quando aveva un solo senatore da poter scegliere, ne è la prova. Poi, se non avesse scelto me, ma qualcuno come me, sarebbe stato uguale”. Nomina e visita, dice ancora Segre, sono messaggi che il Presidente “ha dato a tutto il Paese, anche agli odiatori”.
Daniel Reichel
(Nell’immagine, l’incontro nel 2018 tra la senatrice a vita Segre e il Capo dello Stato Mattarella in occasione delle celebrazioni al Quirinale del 27 gennaio. Presenti e in prima fila nella foto anche il Testimone della Shoah Piero Terracina e la storica Anna Foa. Foto Quirinale)