Lotta all’antisemitismo nella scuola,
al via la sperimentazione didattica
Primi frutti per le linee guida per il contrasto all’antisemitismo nelle scuole diffuse dal ministero dell’Istruzione a ridosso del Giorno della Memoria. Proprio in queste ore è infatti in corso una sperimentazione didattica, nel solco di quel che vi si afferma come principi e modalità di intervento, che vede protagonisti i docenti del liceo Medi di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina).
“Ricordare il passato, riflettere sul presente, pensare al futuro” l’impegno di un’iniziativa, promossa insieme al Comune di Castroreale, che ha avuto un suo primo atto in un incontro mattutino aperto anche agli studenti. Tra i relatori il Consigliere UCEI Saul Meghnagi, intervenuto sul tema “Dopo la Shoah: l’articolo 3 della nostra Costituzione”, e lo storico sociale delle idee David Bidussa che ha parlato, con spunti legati anche alla dinamica e alla geografia dei popoli, di “Shoah: tra passato e futuro”. Nel pomeriggio, nel panel dedicato agli insegnanti, ad intervenire saranno ancora Meghnagi, la coordinatrice nazionale nella lotta contro l’antisemitismo Milena Santerini che delle linee guida è la prima artefice e la responsabile UCEI per il Giorno della Memoria Sira Fatucci. Al centro del progetto un principio: il riconoscimento della Shoah come evento con una sua specificità. Con la necessità urgente, sottolinea Meghnagi, che ciò sia chiarito “anche a fronte di altre ‘differenze’ di cui tener conto”. Fondamentale in tal senso l’apporto della Costituzione. E in particolare di uno dei suoi articoli più significativi, il terzo, che ci viene in aiuto “dissuadendoci dall’usare il termine ‘razza’ a fini discriminatori”.
Binari complementari si incontrano nell’ambito di questo impegno scandito da più appuntamenti: incontri informativi su tappe salienti della nostra democrazia, richiamate anche in precisi momenti del calendario civile, e un approfondimento condotto da insegnanti delle scuole superiori sul tema della diversità e della convivenza. Un processo di consapevolezza che vedrà come ultima tappa l’organizzazione di un evento pubblico coincidente con il 25 aprile. Sarà quella l’occasione per fare un punto su quanto elaborato.
Un’esperienza ricca di stimoli in una realtà che si è già dimostrata attenta alla sfida della Memoria e all’importanza della leva educativa. Anche attraverso un atto dalla forte valenza simbolica come il conferimento della cittadinanza onoraria di Barcellona Pozzo di Gotto al Testimone della Shoah Nedo Fiano.