Pagine Ebraiche febbraio 2022
Documentare la Memoria,
costruire il futuro
Inaugurato nel 2013, il Memoriale della Shoah di Milano è un punto di riferimento per la città e per il paese. In questo 2022 il progetto arriverà al suo compimento con una importante novità: il trasferimento nei suoi spazi della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea. È il tema del dossier Documentare la Memoria al centro del numero di Pagine Ebraiche di febbraio in distribuzione. “Per noi è una rivoluzione copernicana”, spiega il direttore del Cdec Gadi Luzzatto Voghera all’interno dell’approfondimento. Per Milano un’opportunità per avere, nel suo cuore pulsante, un luogo dove formare le future generazioni. Uno spazio di Memoria. Ma anche, come rileva il presidente del Memoriale Roberto Jarach, di “confronto sui valori”.
Il giornale si apre con l’ultima indagine dell’istituto di ricerca Swg, svolta in collaborazione con Pagine Ebraiche, sugli italiani e la percezione del Giorno della Memoria. Un rapporto affrontato in una visione diacronica, nel tempo, in cui sembra lasciare ora più di un segno la pandemia. Spazio anche al significato della recente svolta in materia di benemerenze ai perseguitati. Un risultato rilevante su un piano sia pratico che simbolico. Restano però alcuni nodi: “Soltanto quando le verità storiche, morali e giudiziarie combaceranno – si ricorda a tal proposito – potremo parlare di ‘giustizia’, rifuggendo da scenari troppo spesso kafkiani”.
L’intervista del mese è a Sergio Barbanti, il nuovo ambasciatore d’Italia in Israele. “Al nostro arrivo – racconta – io e mia moglie Letizia abbiamo ricevuto un’accoglienza straordinaria, alimentata da innumerevoli testimonianze di amicizia e di sincero apprezzamento per l’Italia. Ci siamo sentiti subito a casa, con il piacere della scoperta di un Paese unico per ricchezza umana, storica, culturale e naturale”.
Nelle pagine di Eretz uno sguardo ai dati forniti dall’Israel Democracy Institute sui sentimenti dei cittadini d’Israele rispetto alla loro vita nel paese. Un rapporto i cui risultati, ha dichiarato il Presidente Isaac Herzog nel presentarlo, “sono preoccupanti”. La società israeliana percepisce infatti come più profonde le divisioni interne e ripone sempre meno fiducia nelle istituzioni.
In Orizzonti un’analisi dei temi sollevati nel suo ultimo libro da Jonathan Greenblatt, ceo dell’Anti-Defamation League (ADL). Nel volume, condiviso in anteprima con Pagine Ebraiche, si parla del rischio che la democrazia americana sta correndo tra derive autoritarie e violenza antisemita.
In Economia uno dei temi è il nuovo piano del ministero israeliano dei Trasporti per una diversa mobilità. Obiettivo: dimezzare l’uso delle auto e promuovere gli spostamenti a piedi, in bicicletta, in scooter e il trasporto pubblico.
In Protagonisti si racconta la storia di Rudolf Levy, un grande pittore tedesco finito nel vortice della Shoah da Firenze dove fu catturato con l’inganno. La sua figura e le sue opere caratterizzeranno una mostra organizzata per gennaio dell’anno prossimo dagli Uffizi, nel nome anche dello storico Klaus Voigt.
Le pagine di Cultura si aprono con il nuovo libro del giurista Massimiliano Boni, dedicato all’emblematica personalità di Gaetano Azzariti. E cioè il “fascista camaleonte” che seppe passare con disinvoltura dalla guida del Tribunale della Razza alla presidenza della Corte costituzionale nell’Italia repubblicana. In evidenza anche un altro libro assai documentato, uno studio dello storico Simon Levis Sullam sulle metamorfosi degli intellettuali italiani del Dopoguerra. Preziosi anche gli spunti dal lavoro di un attento osservatore del Medio Oriente come Claudio Vercelli, che in una storia in dieci quadri spiega Israele, la sua storia, la sua identità.
Quattro pagine speciali sono poi dedicate a una grande mostra in corso a Lucca, dove a risaltare è l’amicizia tra Carlo Ludovico Ragghianti e Carlo Levi. Ad essere approfondito il percorso culturale e artistico dei due personaggi in una biografia a specchio straordinaria e ricca di sorprese.
Chiusura con lo Sport e le emozioni della Run for Mem di Novara.