L’Italia e il superamento
delle restrizioni

“Sulla base dell’evidenza scientifica, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti. I dati sulle vaccinazioni sono molto incoraggianti. Vogliamo un Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi”. Le parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi anticipano l’inizio di una nuova fase per il nostro paese nel segno delle riaperture. Il governo ha già preso alcuni provvedimenti, che entreranno in vigore a partire dal 11 febbraio. Tra questi, segnala il Corriere, “Green pass per vaccinati con tre dosi e guariti con due dosi senza scadenza e nuove regole sulla quarantena a scuola per non far andare in Dad i ragazzi vaccinati. Ma soprattutto eliminazione dei divieti anche in zona rossa per chi è vaccinato”. Cadrà l’obbligo di mascherine all’aperto, mentre rimarrà in vigore per i luoghi chiusi.

Gli Usa e l’invio di soldati in Europa. A fronte delle tensioni tra Ucraina e Russia, l’amministrazione Biden ha annunciato l’invio in Europa – tra Polonia, Germania e Romania – di duemila soldati. “Il presidente Joe Biden non intende impegnare soldati americani in Ucraina, ma questo nuovo contributo alle forze Nato in Europa orientale è un’ulteriore conferma dell’impegno degli Stati Uniti in questa crisi”, scrive il Sole 24 Ore. Per la Russia la decisione Usa sarebbe “ingiustificata e distruttiva”. In questo quadro di tensioni, Repubblica pubblica un editoriale del filosofo Bernard-Henri Lévy che punta il dito contro l’atteggiamento della Germania. Per Lévy Berlino deve abbandonare il progetto del gasdotto Nord Stream 2 – che definisce “inutile e assurdo” – e mostrare un atteggiamento più duro nei confronti della Russia.

9 ottobre 1982, l’inchiesta riaperta. Si continua a parlare sui quotidiani della decisione della procura di Roma di tornare a indagare sull’attentato al Tempio Maggiore del 9 ottobre 1982 e riaprire l’inchiesta a riguardo. Una decisione che rappresenta “la riparazione di un torto”, dichiara la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello al dorso romano del Corriere. In caso si arrivi ad un processo, aggiunge, la Comunità sta valutando l’ipotesi di costituirsi parte civile.

Firenze, il no all’antisemitismo. Molte le reazioni di condanna a Firenze a seguito di un episodio di antisemitismo con un tredicenne insultato da un coetaneo per le sue origini ebraiche (Repubblica Firenze). Il Giornale sottolinea come il ragazzo abbia replicato all’altro, dicendogli di vergognarsi per le sue parole: “Se ci fossi stato te nelle camere a gas dei nazisti non ti verrebbero mai in mente queste parole”.“Orgogliosi per come si è difeso”, dicono i genitori. La Nazione Firenze intervista l’editore Daniel Vogelmann, che ricorda come la sorella di otto anni sia stata assassinata nelle camere a gas. E, rispetto all’attualità, si dice preoccupato per “un antisemitismo di piccolo cabotaggio che è in crescita”.

Pregiudizi social e non. Nella sua rubrica Pietre (Repubblica) Paolo Berizzi segnala l’iniziativa di TikTok in collaborazione con il World Jewish Congress (Wjc) e l’Unesco, di introdurre una nuova funzione nel social cinese. “Si tratta di un banner – che apparirà sulla parte superiore dei risultati di ricerca ogni volta che qualcuno cerca termini relativi al genocidio degli ebrei – che conduce al sito AboutHolocaust.org, ovvero a una raccolta di informazioni ufficiali sull’Olocausto”. Sul social si è registrato un aumento di episodi di banalizzazione e distorsione della Shoah. Sempre su Repubblica Michele Serra riflette invece sulla demenziale decisione di una contea degli Usa (McMinn, nel Tennessee), di escludere dai libri di testo delle scuole superiori Maus di Art Spiegelman. “Brave persone, padri e madri di famiglia, ma in casa hanno più armi che libri. Hanno gli strumenti per sparare, non gli strumenti per imparare. Dunque se un ragazzo apre un cassetto di casa, nella contea di McMinn, ha buone probabilità di trovare una pistola, nessuna di trovare Maus”. Su Libero invece si segnala il caso di una comunità ebraica in Michigan, che aveva chiesto di essere tutelata da manifestanti che da 18 anni ogni sabato fanno manifestazioni nei pressi della sinagoga “con cartelli ora antisionisti ora antisemiti”. Il giudice ha dato loro torto perché la libertà dei dimostranti è tutelata dal Primo emendamento. I querelanti hanno annunciato ricorso alla Corte Suprema.

Cina, Olimpiadi e regimi. “Il 2022 sarà un anno cruciale per la storia del mondo. In questi giorni la Cina, lo Stato autoritario più potente del pianeta, ospitale Olimpiadi invernali e, come fece la Germania nel 1936, e tenterà di usare questo spettacolo per dimostrare che il suo sistema, basato su rigidi controlli, è vincente”, scrive sul Sole 24 Ore George Soros, in un’analisi dedicata al duello in corso tra “sistema cinese e democrazie liberali” alla vigilia dell’inizio delle Olimpiadi di Pechino. Uno scontro che, per Soros, segna il destino della politica globale. “Dobbiamo sperare che Xi Jinping possa essere sostituito da qualcuno meno repressivo in patria e più pacifico all’estero. – la sua tesi, in riferimento al presidente cinese- Ciò eliminerebbe la più grande minaccia che le società aperte devono affrontare oggi. Pertanto devono fare tutto quello che è in loro potere per incoraggiare la Cina a muoversi nella direzione auspica”.

Daniel Reichel