L’appello alla dignità
Tra le parole che hanno caratterizzato il discorso di insediamento del Presidente Mattarella una è stata pronunciata 18 volte: dignità.
La cifra di un intervento di altissimo spessore che ha visto richiamato, tra gli altri, il necessario impegno contro razzismo e antisemitismo in quanto “aggressioni intollerabili, non soltanto alle minoranze fatte oggetto di violenza, fisica o verbale, ma alla coscienza di ciascuno di noi”. Dignità è la parola che si ritrova al cuore di molti articoli ed editoriali. “Quel richiamo alla dignità”, titola il Corriere. “L’Italia della dignità”, la scelta di Repubblica. “Decalogo etico di un presidente” sottolinea La Stampa nell’elencare i punti salienti di un messaggio dal grande impatto.
“Come già in passato, Erdogan stava strumentalizzando gli estremisti islamici per fare pressione sull’Europa ed il mondo occidentale: è la stessa strategia che utilizza con i migranti. Ma gli Stati Uniti gli hanno segnalato che a tutto c’è un limite”. Questa l’analisi del politologo Gilles Kepel, intervistato dal Corriere, sul raid americano in cui è rimasto ucciso il capo dell’Isis.
“Il revisionismo della Shoah non rientra nella libera manifestazione del pensiero. Né chi minimizza lo sterminio di sei milioni di persone, può invocare la buona fede, perché l’Olocausto è definitivamente accertato”. Lo evidenzia il Sole 24 Ore nel parlare di una sentenza di condanna emessa dalla Cassazione nei confronti di un individuo che, alcuni anni fa, aveva diffuso paccottiglia antisemita.
Il Foglio intervista Yoseph Haddad, un arabo israeliano che si dice sdegnato per il recente report di Amnesty International che accusa lo Stato ebraico di apartheid.
“Sono ossessionati da Israele per avere soldi”, la sua opinione nel merito.
Un caso nel Comune lucchese di Massarosa dove una Consigliera di Fratelli d’Italia si è rifiutata di leggere il nome di alcuni deportati nei campi di sterminio. Sulla vicenda, segnala il Corriere Fiorentino, è intervenuta la senatrice a vita Liliana Segre: “Un episodio che si commenta da solo”.
“L’antifascista con il talento dell’arte”. Così La Stampa nel presentare alcune iniziative organizzate a Torino per i 120 anni dalla nascita di Carlo Levi.
Il Venerdì presenta I pani dimenticati, volume che “racconta le storie nascoste dietro le tante variazioni sul tema pane”. Protagonista dell’itinerario anche un’istituzione della Roma ebraica: la pasticceria Boccione.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(4 febbraio 2022)