Memoria, la chiarezza è necessaria

“Ogni dramma ha la sua unicità, va ricordato nella sua specificità e non va confrontato con altri, con il rischio di generare altro dolore”.
Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, nel riferirsi a una sconcertante circolare diffusa dal suo Ministero, nel Giorno del Ricordo, in cui si paragonava la persecuzione subita dagli ebrei d’Europa sotto il nazifascismo alla realtà dei cittadini italiani che furono vittima d’esilio e sradicamento nel dopoguerra e, in alcuni casi, delle foibe. Un paragone storicamente inaccettabile che porta la firma di Stefano Versari, il responsabile per il sistema educativo di istruzione e formazione.
Il ministro Bianchi ha avuto nel merito un colloquio con la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e si è anche confrontato, su questi temi, con il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo. Nell’occasione ha evidenziato come ministro e ministero siano “da sempre fortemente impegnati, e continueranno a esserlo, nella Memoria della Shoah”.
La Presidente dell’Unione ha rimarcato come, fermo restando il dovere di opporsi a ogni barbarie e di ricordare ogni ingiustizia, cadere in grossolane mistificazioni come è avvenuto corre il rischio di vanificare il lungo e paziente lavoro sulla Memoria condotto anche grazie all’impegno dello stesso Ministero.

(Nell’immagine: il ministero dell’Istruzione)

(10 febbraio 2022)