La cerimonia in memoria di Palatucci
“Diversità un arricchimento,
teniamo alta la guardia sull’odio”
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Cerimonie in tutta Italia in memoria di Giovanni Palatucci (1909-1945), il questore di Fiume proclamato “Giusto tra le Nazioni” per l’aiuto offerto agli ebrei perseguitati dal nazifascismo. Il 10 febbraio ricorre infatti l’anniversario della morte, avvenuta a Dachau dove fu deportato dopo l’arresto. Una ricorrenza che da sempre ispira iniziative e commemorazioni.
Tra le più significative quella che si è svolta stamane a Livorno, organizzata dalla Questura con la partecipazione di numerose scolaresche chiamate ad elaborare riflessioni sulla vita e le scelte di Palatucci e l’intervento, tra gli altri, del vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giulio Disegni.
“I fenomeni che generano odio e violenza si presentano nelle nostre vite quotidiane con forme diverse forse più subdole, ma i pregiudizi che ne sono alla base sono sempre gli stessi”, ha ricordato Disegni ai tanti ragazzi presenti. Pertanto, il suo messaggio, diventa necessario “tener alta la guardia, essere sempre attenti ad ogni forma di sopruso, di prevaricazione, di ingiustizia specie nei confronti dei più deboli o di chi è diverso da noi, perché la diversità non è una diminuzione ma semmai un arricchimento che ci fa capire come una società viva, civile e democratica è una società che ha al suo interno varie e diverse componenti che possono convivere pacificamente con stimoli reciproci”.
A portare un contributo e uno stimolo alla riflessione anche il sindaco Luca Salvetti, il questore Roberto Massucci, il prefetto Paolo D’Attilio. La cerimonia ha visto il coinvolgimento di oltre 150 studenti da tutto il territorio provinciale e la presenza anche del presidente della Comunità ebraica livornese Vittorio Mosseri, di rappresentanze dell’Anpi e di altre organizzazioni.
(Nelle immagini: l’intervento del vicepresidente UCEI Giulio Disegni; in basso insieme a Vittorio Mosseri, il presidente della Comunità ebraica di Livorno)