“Testimoni, non vanifichiamo
la loro sofferenza”
Un evento per continuare a tenere alta la guardia contro “sentimenti di odio razziale ma anche di indifferenza” che hanno scosso molti livornesi anche in occasione della recente aggressione a sfondo antisemita verificatasi nel Comune di Campiglia Marittima. È il tenore assunto dalla presentazione del volume “La Shoah nelle testimonianze di Liliana Segre e di Goti Herskovitz Bauer” svoltasi nella sala consiliare del Comune di Livorno.
“Ricordare e testimoniare è per i sopravvissuti della Shoah un esercizio di estrema difficoltà, perché significa rivivere l’inferno nel quale sono sprofondati e dal quale sono usciti lasciando fratelli, sorelle, padri e madri. Non vanifichiamo la loro sofferenza, il grande valore delle loro testimonianze” l’appello formulato dal presidente della Comunità ebraica Vittorio Mosseri.
Scritto dalle docenti Marina Riccucci e Laura Ricotti, il libro è stato dedicato e consegnato alle due Testimoni della Shoah durante la cerimonia di conferimento a Segre della laurea honoris causa in Scienze della Pace da parte del Senato Accademico dell’Università di Pisa. La presentazione livornese dell’opera ha rappresentato, per il sindaco Luca Salvetti, “un onore” sia personale che per l’amministrazione. E ciò, ha ricordato, anche in ragione del fatto che due anni fa, con voto unanime, la senatrice a vita ha ricevuto da Livorno l’onorificenza più simbolica: la cittadinanza onoraria.
Tra gli intervenuti anche il presidente del Consiglio comunale Pietro Caruso, il presidente della Fondazione Livorno Luciano Barsotti, il docente universitario Fabrizio Franceschini e Anna Segre, scrittrice e autrice della premessa.