Israele, verso l’eliminazione
della certificazione verde

A fronte della costante diminuzione dei contagi e dei ricoverati gravi, Israele si prepara ad eliminare, a partire dal Primo marzo, l’uso del Green pass. Ad annunciarlo il Primo ministro Naftali Bennett, che ha salutato nelle scorse ore la speaker del Congresso Usa Nancy Pelosi. “Siamo stati il primo paese a chiudere i suoi confini a Omicron, quindi ora è il momento di iniziare a diminuire gradualmente le restrizioni. Per quanto mi riguarda, dobbiamo prepararci presto per la fine delle restrizioni”, il suo commento. L’uso del passaporto digitale israeliano – rilasciato a chi ha ricevuto tre dosi di vaccino e ai guariti – era già stato fortemente ridotto nelle scorse settimane. E ora il governo ha scelto di rimuoverlo del tutto, decidendo di non prorogarlo oltre il Primo marzo. Il Green pass non dovrà quindi più essere mostrato per entrare nei luoghi chiusi e per prendere parte a grandi raduni pubblici.
Inoltre, su indicazione del ministero della Salute, sarà anche eliminato l’obbligo di fare un tampone prima di entrare in Israele. Rimarrà invece in vigore il test da eseguire all’arrivo all’aeroporto Ben Gurion. Una scelta volta in particolare ad agevolare il turismo. E su questa linea, il governo ha anche deciso di permettere ai minori di 12 anni non israeliani l’ingresso nel paese, se accompagnati da genitori vaccinati. Già dal 9 gennaio scorso erano stati aperti i confini ai turisti vaccinati o guariti dal Covid. E ora, su indicazione del ministero del Turismo, sarà varata questa nuova apertura. Rimane però il divieto in entrata per gli stranieri non vaccinati con età superiore a 12 anni.
Israele si prepara dunque a una nuova fase nella convivenza con il virus. E nel frattempo continua a tenere alte in agenda le sfide diplomatiche, come dimostra la visita di Pelosi a Gerusalemme. “Vorrei ringraziarti personalmente per il tuo continuo sostegno a Israele”, le parole del Premier incontrando la Speaker del Congresso. Un colloquio in cui, fa sapere il portavoce del Premier, si è parlato delle sfide strategiche che deve affrontare il paese, tra cui la minaccia iraniana. “Siamo insieme nella lotta contro il terrorismo portato avanti dall’Iran, sia nella regione che nel suo sviluppo nucleare. La minaccia nucleare dell’Iran è globale. È una minaccia per il mondo”, ha detto Pelosi in una cerimonia alla Knesset. Una chiara condanna di Teheran, apprezzata dai parlamentari presenti. “La vicinanza di Israele all’Iran è una preoccupazione per tutti noi e una responsabilità per tutti noi”, ha aggiunto.
Bennett ha tenuto a ringraziare Pelosi, accompagnata da una delegazioni del partito democratico, per aver dato sostegno al finanziamento del sistema antimissile israeliano Iron Dome. E auspicando che il processo per lo stanziamento definitivo si completi il prima possibile.