La regina Ester e la sfida dell’identità

Un pubblico numeroso ha accolto con entusiasmo l’anteprima assoluta dello spettacolo “Qinà Shemor. Ester, la regina del ghetto”, ospitata ieri al Teatro Comunale di Ferrara. Centinaia le persone che hanno applaudito la rappresentazione scritta e diretta da Teatro Nucleo e realizzata in collaborazione con il Meis in occasione della mostra “Oltre il ghetto. Dentro&Fuori”. Al centro dell’azione, il rabbino e intellettuale Leone da Modena che nel ghetto di Venezia del ‘600 scrive “L’Ester, tragedia tratta dalla Sacra Scrittura”, dedicata alla storia di Purim e al coraggio della regina Ester, donna ebrea che si impose in un mondo governato dagli uomini salvando il popolo ebraico.
Con “Qinà Shemor. Ester, la regina del ghetto” i registi Horacio Czertok e Marco Luciano hanno voluto calare sui riferimenti storici inserti di circo contemporaneo, danza e musica dal vivo, seguendo il meccanismo scenico del “teatro nel teatro”. Lo spettacolo crea così un susseguirsi di scene dai risultati sorprendenti e fa dialogare l’opera con le avventurose vicende del suo autore. L’innesco narrativo parte proprio da Leone da Modena, intento nella preparazione della tragedia che vorrebbe presentare durante la cena di Purim, portando così sul palco un cast di attori eclettico, capace di rendere il sapore dell’epoca e creare rimandi alla contemporaneità.
“Il Meis vuole affermarsi come punto di riferimento per la vita culturale della città, offrendo al pubblico mostre, spettacoli, concerti, presentazioni di libri, cinema all’aperto e dibattiti. Da questo proposito nasce la collaborazione con Teatro Nucleo che, in occasione dell’esposizione Oltre il ghetto. Dentro&Fuori, ha realizzato uno spettacolo originale ispirato a Leone da Modena, una delle più interessanti figure di intellettuali e rabbini protagonista della vita ebraica a Venezia a cavallo tra ‘500 e ‘600”, spiega il direttore del Museo Amedeo Spagnoletto. Che aggiunge: “L’anteprima assoluta del 17 febbraio è stato uno dei più avvincenti percorsi culturali che ampliano l’orizzonte già esteso di una mostra dedicata al tema dell’inclusione e l’esclusione, dell’identità e della convivenza, per continuare a stimolare domande, riflessioni e dialogo”.
Lo spettacolo è stato realizzato grazie al contributo del FUS – Progetti Speciali Teatro 2021della Direzione Generale Spettacoli del Ministero della Cultura, con il patrocinio del Ministero della Cultura, del Comune di Ferrara e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara e con la collaborazione il Teatro Comunale di Ferrara.

(Foto di scena di Daniele Mantovani)