La cittadinanza onoraria a rav Caro
“Impegno civico ed etico straordinario”
“Un amico di Forlì, che ha spinto per la riscoperta delle nostre radici ebraiche e ha contribuito a riportare alla luce una storia che si è persa”. Dal primo cittadino Gian Luca Zattini tutta la gratitudine di una comunità nel conferire a rav Luciano Meir Caro, rabbino capo di Ferrara, la cittadinanza onoraria del Comune romagnolo. “Uno straordinario impegno civico, culturale, pedagogico ed etico”, si legge nella motivazione ufficiale che va a ricordare tanti anni di incontri e impegno. Molto emozionato il rav, che opera sul territorio dai primi Anni Novanta. “Forlì è una città che ho imparato ad apprezzare fin dal mio arrivo in Romagna trent’anni fa. Da Forlì ho sempre ricevuto simpatia, che è da me ricambiata”, le sue parole nel corso della cerimonia.
Appena pochi giorni prima il rav era stato a Forlì per l’inaugurazione di dodici pietre d’inciampo in memoria di altrettante persone che furono vittime della persecuzione nazifascista. In seguito è stato invece a Bertinoro, altro Comune di cui è cittadino onorario, per parlare del tema “Ricordare per vigilare”.
Rav Caro è nato a Torino nel 1935 e si è formato al Collegio rabbinico della sua città sotto la direzione del rav Dario Disegni, conseguendo il titolo di maskil nel gennaio del 1956 e quindi, presso il Collegio rabbinico italiano a Roma, la semikhà con il titolo di chakham. Vice rabbino di Torino dal 1959 al 1976, è stato in seguito rabbino di Trieste (1976-1979) e Firenze (1978-1988). È rabbino capo di Ferrara dal 1990 ed è il rabbino di riferimento di quella di Pisa.