Memoria a più voci, l’impegno
di giovani ebrei e rom

Cinque incontri per parlare di cultura, storia e tradizioni del popolo rom. Ma anche di pluralismo etnico, valore formativo della Memoria, antisemitismo e antiziganismo. È l’orizzonte di “Memoria a più voci”, iniziativa proposta congiuntamente da Unione Giovani Ebrei d’Italia, Unione Comunità Romanès in Italia, Dipartimento SARAS dell’Università Sapienza di Roma e Associazione Arte in Memoria, con il patrocinio dalla Coordinatrice Nazionale per la Lotta all’Antisemitismo.
Uno dei tanti frutti scaturiti da “Restaurare la Memoria”, il progetto Ugei dedicato alla ripulitura e tutela delle pietre d’inciampo che ha portato e ancora porterà l’Unione in molte città italiane. Il via mercoledì 2 marzo alle 9, in Sapienza, con un incontro pubblico rivolto alla stampa. A seminari conclusi, il percorso culminerà nel gennaio del 2023 con la posa di alcune stolpersteine in memoria di deportati rom e sinti. Pressoché concomitante con la festività ebraica di Tu Bishvat, il Capodanno degli alberi, sarà poi piantato un ulivo donato dal Keren Kayemeth LeIsrael Italia.
“Con questa iniziativa intendiamo rivolgerci a tutta la società civile, agli studenti della Sapienza in particolare, e a tutto il vasto mondo che orbita attorno a noi e alle comunità Romanes” spiega l’ex presidente Ugei Simone Santoro, principale artefice di un progetto che avrà due timbri complementari: nella prima parte degli incontri preverrà infatti l’aspetto “didattico e pedagogico”, mentre nella seconda, al termine di ciascun approfondimento, “seguirà un’esibizione artistica, musicale o figurativa, la lettura di poesie o una testimonianza”. Un modo, si sottolinea, per costruire una forma di coinvolgimento emotivo “che integri e arricchisca l’esperienza di formazione”.
Filo conduttore sarà anche il format “Train de vie”, avviato nel novembre del 2020. Una serie di conversazioni “dialogiche e coinvolgenti, in un clima informale, ma con l’obiettivo di trasmettere dei contenuti signfiicativi”, che vedranno protagonisti lo stesso Santoro e il presidente dell’Unione Comunità Romanès Gennaro Spinelli. Curato da Bernadette Fraioli, Memoria a più voci “è concepito per essere replicabile, anche in altri contesti, oltre che estendibile ad altre realtà che in futuro vogliano aderirvi”. Un’iniziativa attraverso la quale gli enti promotori “ribadiscono il proprio impegno affinché la Memoria sia sempre più un valore attivo della nostra società, al fine di maturare consapevolezze che si tramutino in azioni concrete, per tessere la trama di un futuro più virtuoso”. Gli incontri saranno fruibili sia in presenza che online.
Per maggiori informazioni: bernadette.fraioli@uniroma.it

(Nell’immagine in alto: una conversazione tra Santoro e Spinelli nell’ambito di Train de vie)

(21 febbraio 2022)