“Giornalisti perseguitati,
facciamo Memoria”

A Trieste nel 2020 l’Ordine dei giornalisti e l’Assostampa del Friuli Venezia Giulia avevano ricordato i colleghi espulsi a seguito delle leggi razziste del 1938. Un’iniziativa a cui aveva preso parte anche il direttore della redazione di Pagine Ebraiche Guido Vitale. Un impegno di memoria che prosegue a Roma, dove la sede dell’Ordine dei giornalisti del Lazio accoglierà una lapide in ricordo dei giornalisti e tipografi romani che furono vittima delle leggi razziste e della persecuzione nazifascista. 
“Ci piacerebbe che fosse la senatrice Liliana Segre a inaugurare questa lapide che ci aiuterà a coltivare la memoria e tenere così lontani gli inquietanti segnali dai quali ancora oggi riaffiora l’antisemitismo”, le parole del presidente dell’ordine regionale Guido D’Ubaldo durante un incontro svoltosi nella sala stampa della Camera dei deputati. L’occasione è stata data dalla presentazione di un lavoro di ricerca condotto dallo storico Enrico Serventi Longhi che ha permesso di ricostruire varie biografie. Trentacinque su un totale di 90 a livello nazionale.
“Lavori di ricerca come questo servono a rimettere a posto tasselli di una storia non così lontana e soprattutto a dare ai più giovani elementi per costruire il futuro” l’apprezzamento espresso dalla presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, che si è anche soffermata sull’importanza delle parole e di un loro corretto utilizzo anche nel tempo presente. “Ricordare le storie di questi colleghi aiuta noi giornalisti a raccontare e chi ci legge a capire meglio perché è così importante la difesa della libertà di stampa”, il pensiero della Consigliera dell’Ordine regionale Maria Lepri. Tra le vicende ricostruite quella di Edoardo Ricchetti, che fu catturato il 16 ottobre del 1943 e che è stata rievocata dalla direttrice del giornale comunitario Shalom Ariela Piattelli. Conoscere il passato, ha spiegato, “per guardare al futuro”. In conclusione le parole del segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso, che ha parlato di “meritoria operazione di recupero della memoria, che è bene coinvolga non solo le istituzioni dei giornalisti, ma anche il mondo della scuola”. Tra i partecipanti il presidente nazionale della Federazione Beppe Giulietti.